Formazione, studio, investimento

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FORMAZIONE PERMANENTE CLERO

Il tema della famiglia al centro della tre giorni di incontro al Lido di Cavallino

Formazione, studio, investimento

Si è tenuto dalle Suore Dimesse al Lido di Cavallino dal 16 al 18 ottobre l’annuale appuntamento del clero diocesano e religioso in servizio alla diocesi di Chioggia. Tema affrontato: la famiglia e le innumerevoli riflessioni che, a partire dall’Esortazione Apostolica Amoris Laetitia, dai Sinodi sulla famiglia e dalla formazione, il Servizio di pastorale familiare nazionale propone alle Diocesi. Dovendo racchiudere il tutto dentro uno spazio temporale abbastanza ristretto, si è diviso il Corso in tre momenti: una relazione di partenza tenuta dai coniugi Miano, Franco e Pina (nella foto qui sopra) che hanno esposto lo scenario – almeno occidentale – sul quale si pongono oggi le molteplici sollecitazioni all’istituto familiare. È emerso il concetto di relazione come fondante per ogni seria riflessione sulla famiglia. Attraverso l’idea di una relazione di coppia e genitoriale sarà possibile anche per la Chiesa proporre un ideale alto del matrimonio e in particolare del matrimonio sacramento. Diverse le implicazioni che a partire dall’esperienza relazionale si susseguono: anche lo sguardo su relazioni da sempre considerate ostiche – basta pensare all’universo delle relazioni omosessuali – o al pensiero gender con tutta la problematicità annessa. Procedere dunque con passi attenti ma non in ritirata, ascoltare le ragioni delle altre forme di relazione: questo sembra essere oggi una delle fatiche culturali anche delle nostre comunità cristiane.

Se il nostro compito è nella sua sostanza un progetto educativo e formativo ne deriva la necessità di formulare percorsi e strutture di accompagnamento. A questo proposito, si è presentata l’esperienza e la metodologia che da una decina di anni il Servizio di pastorale familiare diocesano propone nelle parrocchie e nelle Unità pastorali. Una metodologia che possiamo definire integrata, che mette insieme e sviluppa tracce dei tradizionali corsi per i fidanzati, integrandoli con metodologie mutuate da tecniche di ascolto e di animazione di gruppo. In questo senso – come ben si esprimevano i relatori che si sono succeduti nella seconda giornata, i coniugi Maria Teresa Zattoni e Gilberto Gillini (nella foto in alto) – le simulazioni proposte, i ‘giochi’ di gruppo sono vere e proprie tecniche comunicazionali che le coppie che guidano i Corsi devono saper gestire. Ad ogni azione semplice corrisponde in genere una preparazione complessa che esige formazione, investimento di risorse e costanza nell’applicazione.

Infine la dimensione della coppia come costruttrice della propria storia e della maturazione della propria relazione – attraverso la teoria dei contratti – è stata sviluppata dagli stessi coniugi Zattoni Gillini che da molti anni lavorano nella consulenza psicologica per coppie e per religiosi. L’idea delle storie di vita e della costruzione di nuove modalità di relazione nella coppia è il pensiero che hanno proposto, anche alla luce di una interessante lettura di un film. Diverse quindi le emergenze educative colte anche nelle conclusioni del vescovo; un rinnovato investimento in formazione per questo importante e delicato campo della pastorale, l’acquisizione di un metodo che pur nella variabilità delle situazioni possa essere quello dove formare un laicato preparato; una conoscenza dello strumento denominato Consultorio Familiare, ancora troppo poco conosciuto dalla nostra Diocesi (anche se molto attivo nel territorio), visto anche che il Consultorio, come tale, si pone quale strumentazione di consulenza in un livello di  media-alta specializzazione. Sono opportunità che abbisognano anche di una nuova mentalità sul significato di luoghi e occasioni che hanno una valenza e un ruolo pubblico e quindi del rapporto Chiesa–Territorio. Ci sarà tempo per parlarne.

Due giornate impegnative e costruttive nel corso delle quali ci si è posti in un fondamentale atteggiamento di ascolto e di recezione anche di alcune novità che il Servizio di pastorale familiare ha posto ai presbiteri in servizio nelle parrocchie: formazione, studio, investimento in persone e strutture pastorali. Questa è la sfida alla famiglia come tale e al sistema sociale, che oggi regola e indirizza l’istituto familiare.

mc

Da Nuova Scintilla n.40 – 30 ottobre 2016