LA RICORRENZA A S. DOMENICO.  Titolo diffusosi con i frati domenicani

Regina del Santo Rosario

Venerdì 7 ottobre, i fedeli venereranno la Madre di Dio e Madre nostra, con il sublime titolo di Regina del santo Rosario. Tale titolo mariano si è diffuso largamente in Chioggia, dopo l’arrivo dei frati predicatori (domenicani) nel santuario di San Domenico, alla fine del XIII secolo, che hanno portato la pia devozione della recita del Santo Rosario, dove si ripercorrono i momenti salienti della vita del Messia, meditando i misteri gloriosi, dolorosi, gioiosi e luminosi, questi ultimi, inseriti, per espresso desiderio di San Giovanni Paolo II. Recitando il Rosario, infatti, contempliamo il volto di Cristo in compagnia di Maria, per ripartire da Lui in ogni momento della nostra vita.

In tale chiesa, domenica 2 ottobre, secondo la consuetudine, verrà recitata la “Supplica alla Madonna di Pompei”, alle ore 12. Ricordiamo, altresì, che sempre nella prima domenica d’ottobre, nel tardo pomeriggio, aveva luogo la solenne processione con la statua della Madonna del Rosario, alla presenza di numerosi fedeli e delle autorità cittadine. “Co la Madòna passe èl canton metévelo sóto che avé rason”, quando la statua della Madonna del rosario gira l’ultimo angolo della calle San Domenico per rientrare nel Santuario, mettetevi sotto lo scaldino perché avete ragione, in quanto cominciano i primi freddi autunnali – era l’intercalare del popolo – al passaggio del simulacro. La classe peschereccia ha sempre fortemente sentito tale solennità, invocando la Madonna del santo Rosario con l’inusuale termine di “Madona de la tressa”. La festa, infatti, cade ai primi di ottobre, quando, con l’autunno, i tempi cambiano per l’intrecciarsi dei giochi dei venti, perciò della “tressa”, della treccia. Sempre in occasione di tale ricorrenza, numerosi erano i fidanzamenti e i matrimoni, prima delle campagne invernali della pesca.

Giorgio Aldrighetti

Nella foto: La Madonna del santo Rosario di Pompei

Da Nuova Scintilla n.36 – 02 ottobre 2016