Un abbraccio… misericordioso

preghiera-giubileo
Facebooktwitterpinterestmail

Un abbraccio… misericordioso

Un abbraccio, pieno della tenerezza del Signore. Così potrei definire il tempo estivo a Madonna di Lourdes a Sottomarina, caratterizzato quest’anno dal dono di essere stata chiesa giubilare. Partita da me come proposta al vescovo Adriano in un dialogo dopo le esequie di mons. Zennaro a fine aprile e da lui subito accolta con entusiasmo, lasciandosi – come è giusto – il tempo debito per condividere l’idea con i suoi collaboratori e gli uffici pastorali e da lui stesso annunciata al presbiterio durante il corso di aggiornamento di maggio, si è rivelata una vera opera del Signore, ricca di sorprese oltre ogni misura. Aperta la Porta Santa della Misericordia (la facciata della chiesa ha sette porte e quindi, guardando quella centrale, la prima delle tre a destra, denominata dello Spirito Santo) il 4 giugno col rito solenne presieduto dal vescovo, presente una folla di popolo, è stata chiusa sabato scorso 3 settembre, ancora con una moltitudine di gente calcolabile in più di cinquecento persone.

È davvero stata una Porta Santa a ridosso della spiaggia, aperta a villeggianti e parrocchiani del vicariato di Sottomarina e di Chioggia, desiderosi di sperimentare la misericordia del Signore.

In tre mesi sono passate in chiesa più di ventimila persone, delle quali sedicimila si sono accostate al sacramento dell’Eucaristia. Sono state tredici settimane giubilari, scandite al mattino dalla preghiera delle lodi e dall’Eucaristia e alla sera ancora dall’Eucaristia e da un appuntamento spirituale. Riuscitissima la Messa giubilare del mercoledì sera con il percorso fatto assieme e la catechesi sulla misericordia tenuta da diversi sacerdoti. Milleduecento persone hanno chiesto nel tempo giubilare di celebrare il sacramento della Riconciliazione all’interno di un dialogo spirituale, in orari stabiliti e il martedì sera con più sacerdoti talvolta fino alle 22.30. Per ben dieci volte si è reso presente il vescovo Adriano celebrando l’Eucaristia del sabato sera o tenendo la lectio biblica sulla misericordia il venerdì. Davvero un piccolo fiume di generosità è stata la carità di cui hanno potuto beneficiare tanti fratelli poveri e bisognosi, fatta di generi alimentari, pannolini e vestiti per bambini e somme di denaro. Mani aperte di tutte le età: dai bambini ai giovani, dalle famiglie agli anziani; mani di benestanti e mani di chi deve misurarsi tutto per vivere. Assieme ai miei fratelli parroci don Pierangelo e don Simone e con don Robert abbiamo tenuto acceso questo piccolo faro estivo e possiamo adesso con il cuore pieno di gioia cantare con il Salmo del Grande Hallel che “davvero il Signore è buono ed eterna è la sua misericordia”. Ritornato all’Eremo della Pace custodirò nella preghiera monastica quanto il Signore ha seminato e mi farò intercessore perché nel tempo stabilito tutto porti abbondanza di frutti. Una cosa così bella ha bisogno di essere continuata e allora la proposta pastorale si rinnoverà anche nel prossimo anno convertendo “il sapore giubilare” in “cammino spirituale settimanale” certo per parrocchiani e villeggianti … come la fontana del villaggio che dà acqua a tutti! (S. Giovanni XXIII)

p. Cesare di Gesù nostra pace, monaco-eremita di città

Da Nuova Scintilla n.33 – 11 settembre 2016