Qualcosa di grande ha com-mosso i cuori…

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Qualcosa di grande ha com-mosso i cuori…

Correggere. Che bella questa parola, significa reggere insieme, tener su tutti insieme. Questo ha fatto la Madonna dell’Apparizione con la gente di Pellestrina il 18 luglio: mentre noi pensavamo di portarla, era lei che ci portava, che ci cor-reggeva. Il Campo di San Vito e Modesto abbracciava tutti ed era colmo. E anche la laguna di fronte era colma. Sì, colma di popolo e colma d’attesa per l’uscita del dipinto miracoloso. Ed era chiaro, è chiaro, che qualcosa di grande ha mosso i cuori, ha com-mosso i cuori.

Qualcosa di Vivo, di presente che ha atteso, forse più di noi, di venirci incontro, di uscire. Cominciano così i festeggiamenti: Maria esce di casa, si muove di fretta (come quando è corsa da sua cugina), attraversa le strade e ci raggiunge, ci viene incontro, facendoci “sussultare di gioia” il cuore. Tra gli applausi generali e le trombe, stupiva la serietà di quelli della Confraternita che portavano sulle spalle il baldacchino col dipinto. “Avevo i pennotti” ci ha detto poi mio fratello che era tra loro, “devo ringraziare Mattia, che ci guidava e che ci ha chiesto una cosa sola: di portare Maria in silenzio”. Ecco quel silenzio ha fatto certamente più rumore, più trambusto nei cieli, delle trombe e degli applausi che giustamente hanno accompagnato il corteo. Un vecchietto in carrozzina dietro di me mandava di nascosto baci con la mano alla Madonna e piangeva. Era dietro a tutti, non poteva muoversi, ma i suoi baci hanno di certo sorvolato le teste e le mani tese con le macchine fotografiche, per raggiungere la guancia rosea della Vergine. E poi gente che segue con le barche, con le bici da riva, con le moto, con tutto: che bellezza! In attesa del 4 agosto, ognuno a modo suo forse comincia a capire meglio, a sentire con più chiarezza poco alla volta, come dev’essersi sentito Natalino nell’istante in cui la mano dolce della Madonna gli ha afferrato il polso 300 anni fa. Perché ancora oggi, in questo istante, Maria ci tiene stretti e continua a chiederci se “vogliamo aver vittoria” nella vita!

Giovanni Scarpa