La memoria di S. Maria Maddalena diventa festa nel calendario liturgico

gesu-risorto-appare-alla-maddalena
Facebooktwitterpinterestmail

IL 22 luglio è “FESTA”

La significativa decisione di papa Francesco per celebrare la “apostola degli apostoli”

La memoria di S. Maria Maddalena diventa festa nel calendario liturgico

“Apostolorum apostola”

Per espresso desiderio del Santo Padre Francesco, la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha pubblicato un nuovo decreto, datato 3 giugno 2016, solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, con il quale la celebrazione di Santa Maria Maddalena, oggi memoria obbligatoria, sarà elevata nel Calendario Romano Generale al grado di festa. La decisione – spiega l’Arcivescovo Segretario della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti Arthur Roche nella presentazione di cui riportiamo gli stralci essenziali – si iscrive nell’attuale contesto ecclesiale, che domanda di riflettere più profondamente sulla dignità della donna, la nuova evangelizzazione e la grandezza del mistero della misericordia divina. Fu San Giovanni Paolo II a dedicare una grande attenzione non solo all’importanza delle donne nella missione stessa di Cristo e della Chiesa, ma anche, e con speciale risalto, alla peculiare funzione di Maria di Magdala quale prima testimone che vide il Risorto e prima messaggera che annunciò agli apostoli la risurrezione del Signore (cf. Mulieris dignitatem, n. 16). Questa importanza prosegue oggi nella Chiesa – lo manifesta l’attuale impegno di una nuova evangelizzazione – che vuole accogliere, senza alcuna distinzione, uomini e donne di qualsiasi razza, popolo, lingua e nazione (cf. Ap 5,9), per annunciare loro la buona notizia del Vangelo di Gesù Cristo, accompagnarli nel loro pellegrinaggio terreno ed offrir loro le meraviglie della salvezza di Dio. Santa Maria Maddalena è un esempio di vera e autentica evangelizzatrice, ossia, di una evangelista che annuncia il gioioso messaggio centrale della Pasqua (cf. colletta del 22 luglio e nuovo prefazio). Il Santo Padre Francesco ha preso questa decisione proprio nel contesto del Giubileo della Misericordia per significare la rilevanza di questa donna che mostrò un grande amore a Cristo e fu da Cristo tanto amata, come affermano Rabano Mauro parlando di lei («dilectrix Christi et a Christo plurimum dilecta»: De vita beatae Mariae Magdalenae, Prologus) e Sant’Anselmo di Canterbury («electa dilectrix et dilecta electrix Dei»: Oratio LXXIII ad sanctam Mariam Magdalenam). E’ certo che la tradizione ecclesiale in Occidente, soprattutto dopo San Gregorio Magno, identifica nella stessa persona Maria di Magdala, la donna che versò profumo nella casa di Simone, il fariseo, e la sorella di Lazzaro e Marta. Questa interpretazione continuò ed ebbe influsso negli autori ecclesiastici occidentali, nell’arte cristiana e nei testi liturgici relativi alla Santa. (…) Con l’attuazione della riforma, i testi del Missale Romanum, della Liturgia Horarum e del Martyrologium Romanum si riferiscono a Maria di Magdala. E’ certo che Maria Maddalena formò parte del gruppo dei discepoli di Gesù, lo seguì fino ai piedi della croce e, nel giardino in cui si trovava il sepolcro, fu la prima “testis divinae misericordiae” (Gregorio Magno, XL Hom. In Evangelia, lib. II, Hom. 25,10). Il Vangelo di Giovanni racconta che Maria Maddalena piangeva, poiché non aveva trovato il corpo del Signore (cf. Gv 20, 11); e Gesù ebbe misericordia di lei facendosi riconoscere come Maestro e trasformando le sue lacrime in gioia pasquale. (…)

Per un lato, ha l’onore di essere la «prima testis» della risurrezione del Signore (Hymnus, Ad Laudes matutinas), la prima a vedere il sepolcro vuoto e la prima ad ascoltare la verità della sua risurrezione. (…) Proprio perché fu testimone oculare del Cristo Risorto, fu anche, per altro lato, la prima a darne testimonianza davanti agli apostoli. Adempie al mandato del Risorto: «Va’ dai miei fratelli e di’ loro… Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: “Ho visto il Signore!” e ciò che le aveva detto» (Gv 20,17-18). In tal modo ella diventa, come già notato, evangelista, ossia messaggera che annuncia la buona notizia della risurrezione del Signore; o come dicevano Rabano Mauro e San Tommaso d’Aquino, «apostolorum apostola», poiché annuncia agli apostoli quello che, a loro volta, essi annunceranno a tutto il mondo (cf. Rabano Mauro, De vita beatae Mariae Magdalenae, c. XXVII; S. Tommaso d’Aquino, In Ioannem Evangelistam Expositio, c. XX, L. III, 6). (…) Perciò è giusto che la celebrazione liturgica di questa donna abbia il medesimo grado di festa dato alla celebrazione degli apostoli nel Calendario Romano Generale e che risalti la speciale missione di questa donna, che è esempio e modello per ogni donna nella Chiesa

22 luglio. S. Maria Maddalena

Festa

Liturgia delle Ore

Come dal giorno 22 luglio (vol. III pag. 1492) con le seguenti variazioni:

Variare Memoria in Festa

Ufficio delle Letture

Variare la rubrica di pag. 1492 come segue:

Tutto dal comune delle sante (p. 1780), eccetto quanto segue.

Prima Lettura

Rm 12,1-21 con il proprio responsorio (dal comune dei santi, p. 1755).

Pag. 1493:

dopo il responsorio della seconda lettura aggiungere:

Inno Te Deum (p. 625).

Pag. 1495:

sostituire la rubrica: Per l’Ora media tutto dal salterio con

Ora media

Antifone e salmi dal giorno del salterio, lettura breve e versetto dal comune delle sante (pp. 1794-1795).

Liturgia eucaristica

Come dal Messale Romano giorno 22 luglio con questo prefazio:

Prefazio

Apostola degli apostoli

V. Il Signore sia con voi.

R. E con il tuo spirito.

V. In alto i nostri cuori.

R. Sono rivolti al Signore.

V. Rendiamo grazie al Signore nostro Dio.

R. È cosa buona e giusta.

È veramente cosa buona e giusta,

nostro dovere e fonte di salvezza,

proclamare sempre la tua gloria,

o Padre, mirabile nella misericordia

non meno che nella potenza,

per Cristo Signore nostro.

Nel giardino Egli si manifestò apertamente

a Maria di Magdala,

che lo aveva seguito con amore

nella sua vita terrena,

lo vide morire sulla croce

e, dopo averlo cercato nel sepolcro,

per prima lo adorò risorto dai morti;

a lei diede l’onore di essere apostola per gli stessi apostoli,

perché la buona notizia

della vita nuova

giungesse ai confini della terra.

E noi, uniti agli Angeli e a tutti i Santi,

cantiamo con gioia

l’inno della tua lode:

Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell’universo.

I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.

Osanna nell’alto dei cieli.

Benedetto colui che viene nel nome del Signore.

Osanna nell’alto dei cieli.GLI OTTANT’ANNI DI MONS. DINO DE ANTONI

Festeggiato ad Aquileia nel giorno dei patroni

Da Nuova Scintilla n.28 – 17 luglio 2016