Significato anche onorifico

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LE BASILICHE

La storia e la tipologia di questi edifici sacri e dei loro emblemi

Significato anche onorifico

In quest’anno santo straordinario sulla misericordia, sentiamo spesso parlare di basiliche. Con tale appellativo s’identificano gli edifici antichi, in particolare le chiese paleocristiane che hanno almeno tre navate, la centrale delle quali è rialzata.

Nel tempo il titolo di basilica acquisì un significato anche onorifico, e ad alcune chiese fu conferito uno speciale titolo d’onore per la loro importanza storica e religiosa, equiparandole nel titolo alle basiliche maggiori di Roma. Tali edifici sacri si dividono in basiliche maggiori, caratterizzate dalla presenza della cattedra e dell’altare papale, e basiliche minori. Le basiliche maggiori sono: san Giovanni in Laterano che è la cattedrale di Roma, con la cattedra del Papa, quale vescovo di Roma e quindi la madre e la più importante fra le chiese cattoliche nel mondo; san Pietro in Vaticano; santa Maria Maggiore; san Palo fuori le mura e san Lorenzo fuori le mura.

Le prime quattro sono, più precisamente, chiamate attualmente Arcibasiliche Papali Maggiori. Nel territorio italiano figurano, tra le altre, quattro basiliche che godono dell’extraterritorialità e della presenza di un arcivescovo delegato pontificio, essendo considerate, a pieno titolo, territorio dello Stato della Città del Vaticano: Basilica di san Francesco d’Assisi; Basilica di sant’Antonio di Padova; Basilica della santa Casa di Loreto e Basilica della Madonna del santo rosario di Pompei.

Con il termine araldico di basilica si intende, invece, il gonfalone papale a forma di ombrellone a gheroni rossi e gialli; con i pendenti tagliati a vajo e di colori contrastanti, sostenuto da un’asta di rosso a forma di lancia coll’arresto, è attraversato dalle chiavi pontificie, una d’oro e l’altra d’argento, decussate, addossate, gli ingegni, traforati a forma di croce, in alto, rivolti a destra e a sinistra, e legate da un cordone di rosso, terminante, d’ambo le parti, con una nappa dello stesso. Anticamente tale baldacchino, a forma d’ombrellone, serviva per proteggere eminenti personaggi dalla pioggia o dal sole; in seguito fu utilizzato, invece, quale segno di particolare dignità e onore ed era posto di fronte al personaggio ragguardevole, in quanto previsto dal cerimoniale d’accoglienza.

Si trovava, di conseguenza, nelle basiliche pontificie presenti in Roma, perché doveva essere tenuto pronto per ricevere il sommo pontefice, nel corso delle sue visite; per questo motivo, il gonfalone o ombrello ha assunto la denominazione di basilica ed è divenuto emblema primario per tutte le basiliche del mondo, maggiormente ricamato per le basiliche maggiori rispetto a quelle denominate minori. Le basiliche dispongono altresì di uno stemma proprio e del tintinnabolo che è una campanella montata in una targa issata su un’asta, utilizzata come distintivo proprio delle basiliche. Si può portare per aprire il corteo processionale, come una campanella processionale, prima del gonfalone basilicale o della croce processionale.

G. Aldrighetti

Nella foto: lo stemma della basilica minore pontificia di san Giacomo ap.lo di Chioggia. Miniatura di Enzo Parrino, Monterotondo (Roma).

Da Nuova Scintilla n.26 – 3 luglio 2016