Lasciarsi abbracciare dalla Misericordia

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Osservatorio del Giubileo – Quasi duecento giovani in pellegrinaggio, fino alla Porta Santa della Cattedrale

Lasciarsi abbracciare dalla Misericordia

Affacciandovi alla finestra la sera del 19 marzo avreste potuto vedere un folto gruppo invadere le strade della città: quasi duecento giovani in pellegrinaggio, dalla parrocchia di San Giovanni Battista fino alla Cattedrale. Per le vie di Chioggia si è svolta una “messa itinerante” alla presenza del nostro vescovo Adriano, fino a raggiungere la Porta Santa del Duomo, fulcro del Giubileo che stiamo vivendo. Un gesto più che simbolico, ad indicare la nostra volontà di andare incontro a Cristo, il nostro desiderio di spalancare le porte, ricambiare il suo amore. I giovani, provenienti da tutta la diocesi, si sono incontrati alle 18.00 nel piazzale di fronte la chiesa di Borgo San Giovanni, accolti da musica, balli e soprattutto gioia: una folla festante, come quella che ha accolto l’ingresso di Gesù a Gerusalemme. Da lì ha avuto inizio la celebrazione che in cinque tappe ha ripercorso gli ultimi giorni della vita di Cristo, fino alla sua morte in croce. Ad ogni stazione, il vescovo ha invitato i giovani alla meditazione, commentando e spiegando i passi del Vangelo: al centro della riflessione Misericordia e Riconciliazione. Alle 21.00 l’evento si è concluso con un meritato buffet nel chiostro del Museo Diocesano. E’ stato  bello che proprio i giovani abbiano detto per primi il loro sì, dimostrando che vale la pena credere, lasciarsi abbracciare dalla Misericordia e dal perdono di Dio. Al termine, nonostante la lunghezza del percorso e la difficoltà dei contenuti, gli sguardi tradivano la gioia dei cuori: qualcuno si è stupito perché “la fede non è una cosa solo per vecchi”, qualcuno ha detto di aver visto in quei volti il sorriso di Dio. Eravamo, anzi siamo, tanti, giovani, desiderosi di credere, di essere felici, amati.

Alvise R.

 

A don Gianluca, Direttore dell’Ufficio della Pastorale Giovanile, e poi ad alcuni giovani che hanno animato e vissuto l’evento abbiamo posto alcune domande; altri hanno espresso le loro impressioni.

Il Giubileo dei giovani è stata un’occasione per promuovere una serie di proposte ai giovani della diocesi. Come vi siete preparati a vivere questo evento?

Diciamo che il Giubileo dei giovani è stato vissuto come un traguardo importante, non quindi come un incontro a sé stante, ma conseguenza di un itinerario ben preciso. Partito a metà novembre accogliendo la croce di san Damiano e la Madonna di Loreto, attraverso un paio di veglie di preghiera, avvento e quaresima, e un incontro formativo proprio sull’anno della misericordia.

La GMG 2016 ha come scenario il Giubileo della Misericordia. Come la diocesi sta preparando questo grande appuntamento a Cracovia con Papa Francesco e tanti giovani da tutto il mondo?

Per la GMG di Cracovia ci stiamo preparando ormai da un anno. Sarà sicuramente un’esperienza importante e forte per i nostri giovani dai 16 anni in su. Le iscrizioni chiuderanno il 10 aprile e invito i giovani che non si sono ancora iscritti a farlo il più presto possibile. Dopo il 10 aprile inizierà un cammino specifico per i giovani che vivranno questa esperienza.

Ad Alvise della Parrocchia San Giovanni Battista abbiamo posto questa domanda:

La Misericordia è la caratteristica di Dio rivelata da Gesù Cristo. Aver meditato questo nel Giubileo dei giovani, vissuto, con tanti tuoi coetanei, la vigilia della domenica delle Palme, cosa ti ha suggerito?

Credo che nel comandamento “amerai il prossimo tuo come te stesso” (Mc, 12, 30) sia riassunto tutto il valore della Misericordia. È lo strumento dell’amore di Dio, il suo perdono, la volontà di venirci sempre incontro, di non abbandonarci mai. Il Giubileo dei giovani mi ha permesso di vivere concretamente la Misericordia, di sentire sulla mia pelle l’amore e l’abbraccio di Dio. Mi ha richiamato a Dio, alla bellezza insita nell’incontrarlo. Nel pellegrinaggio, nei momenti di riflessione, nella preghiera non sono mai mancati l’entusiasmo e l’incrollabile desiderio di felicità dei giovani. Sono stato coinvolto attivamente nell’organizzazione, aiutando i giovani della mia parrocchia a preparare l’accoglienza. Durante il pomeriggio abbiamo allestito insieme la piazza di fronte alla chiesa di Borgo San Giovanni e preparato l’animazione. La gente si fermava curiosa ad osservare il nostro impegno, i nostri sorrisi, la nostra allegria pur nella fatica. Ci indicavano dall’altro lato della strada, con sguardi stupiti e attratti. Gli stessi sguardi che ho rivisto poco dopo mentre ballavo insieme a quasi duecento giovani: una festa! Durante il pellegrinaggio verso la Cattedrale ripensavo a quei momenti: non stavamo forse pregando? Non stavamo forse vivendo appieno il segreto della Misericordia? Amando la vita e i giovani attorno a noi così come Dio per primi ci ha amati? Abbiamo accolto festanti Gesù che entra a Gerusalemme, ma non lo abbiamo condannato subito dopo: siamo rimasti avvinti dal suo amore. Misericordia e amore: non sono forse queste le parole chiave del nostro credo? Dio ci chiede di essere felici e felicità non è altro che il suo amore infinito. Chi meglio di un giovane può capire questo messaggio rivoluzionario?

A Giacomo della parrocchia di San Giovanni Battista abbiamo chiesto:

Il Sacramento che aiuta a gustare la Misericordia di Dio è quello della Riconciliazione. Perché, secondo te, in particolare i giovani, disertano questo Sacramento?

A mio parere molti giovani disertano il sacramento della Confessione perché probabilmente ne sottovalutano l’importanza, oppure hanno la presunzione di poter vivere anche senza il perdono di Dio. Credono di potercela fare anche da soli. In realtà in questo modo non si creano delle basi solide per la propria vita e il rischio è di allontanarsi sempre di più da Dio! Il cuore dell’uomo non può bastarsi da solo. Da solo non è capace di colmare il suo desiderio di felicità. Il cuore dell’uomo, anche se peccatore, tende naturalmente alla felicità che è data solo dall’amore e dalla Misericordia di Dio!

A mio parere ci sono molti giovani che anche se si confessano spesso, non lo fanno nel modo giusto e quindi l’atto che dovrebbe riconciliarli a Dio diviene solo una perdita di tempo! Molti giovani pensano che la Riconciliazione equivalga solamente a dire i propri peccati al prete ed essere quindi perdonati, ma il sacramento della Riconciliazione non è solo questo, è molto di più! Infatti prima della confessione è necessario un profondo e sincero esame di coscienza, il pentimento per i peccati commessi deve essere sincero e il più possibile “perfetto”, cioè motivato soprattutto dall’amore verso Dio. Diversamente si rischia di restare ancora attaccati all’“amore” verso le cose mondane o verso se stessi! Solo un’attenta preparazione permette di godere veramente della Misericordia di Dio! La Confessione è straordinaria in quanto non solo permette la Riconciliazione tra l’uomo e Dio, ma anche perché dona pace e serenità alla nostra coscienza, amore e felicità al nostro cuore, consolazione per il nostro spirito e infine ci dona la forza per testimoniare Cristo nella nostra vita!

Infine ecco alcune riflessioni sull’evento celebrato:

Malcom Pregnolato a nome degli animatori e aiuto-animatori dell’Unità Pastorale di Porto Tolle, afferma: “Quella di sabato è stata una tappa importante anche per il cammino di preparazione alla GMG di Cracovia. Con grande stupore da parte mia, il gruppo di Porto Tolle è stato il primo ad arrivare a destinazione con ben 10 minuti di anticipo e, nonostante la molta fatica da parte di alcuni di “buttarsi” nel divertimento, bene o male abbiamo partecipato tutti quanti ai diversi balli di accoglienza organizzati dagli animatori di Chioggia. Mi ha fatto molto piacere partecipare all’evento perché, oltre che all’ascolto della Parola di Dio, abbiamo avuto la possibilità di integrare e di socializzare con le persone che si sentono più staccate dal gruppo, cercando di rafforzare il legame di quest’ultime con il gruppo. Una tra le cose che mi ha fatto veramente piacere è stata quella di incontrare gli animatori del Pol-Live (l’esperienza di incontri mensili rivolti ai ragazzi delle superiori dei vicariati di Ca’ Venier, Cavarzere e Loreo, che si sta vivendo nell’Oratorio salesiano di San Giusto a Porto Viro, seguita dalla Pastorale Giovanile Diocesana) che ormai sono diventati un po’ come una famiglia per me”.

Anche Laura Fusetto, giovane catechista di Oca esprime il suo pensiero: “Poter prendere parte ad esperienze, come queste, che vedono tanti giovani uniti, non in divertimenti effimero, ma nel lodare e ringraziare il Signore, è una grazia. Ecco perché sicuramente è un’esperienza positiva, soprattutto un’esperienza di fede diversa da quella che potrebbe essere il classico incontro all’interno della propria parrocchia. È la motivazione di partenza che è diversa dai comuni raduni giovanili. Non è facile coinvolgere i giovani per conoscere, scoprire e poi far diventare nostro quello che realmente è accaduto al Signore. Io personalmente, da queste esperienze porto a casa sempre tanto, rincuora il fatto di vedere giovani che crescono nello spirito del Vangelo”.

Giulia Fanton animatrice ACR di Loreo e animatrice del gruppo diocesano di ACG manifesta così la sua impressione: “Partecipare al Giubileo dei giovani è stata un’esperienza intensa e molto bella. Ciò che ho apprezzato maggiormente è stata la massiccia partecipazione di giovani provenienti da tutta la diocesi, a differenza di ciò che solitamente avviene per gli incontri diocesani. Ho trovato azzeccata la scelta del vescovo Adriano di proporre una messa “fuori dagli schemi” a cui siamo abituati, itinerante. Ha dato modo a tutti di sentirsi realmente parte del popolo in cammino. Con i nostri ulivi benedetti in mano ci siamo diretti in processione da Borgo San Giovanni al Duomo. Le 5 tappe del Vangelo della Passione, seguite dalla riflessione del vescovo, hanno dato modo a ciascuno di interrogarsi sulla propria vita in vista anche dell’inizio della settimana santa. Dopo il passaggio della Porta Santa abbiamo vissuto in modo solenne la celebrazione eucaristica. Ci siamo lasciati con l’invito a partecipare alla GMG che si terrà nel prossimo mese di luglio a Cracovia e con un momento conviviale durante il quale è stato possibile scambiare con altri giovani impressioni a caldo su quanto appena vissuto insieme. E’ stato sicuramente un momento di condivisione, di crescita spirituale e di fraternità”.

a cura di don Danilo e don Yacopo