Al cuore della Parola

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Seminario diocesano – I “mercoledì della Misericordia”: lettura di Salmi col vescovo

Al cuore della Parola

Nel periodo di Quaresima è stata proposta dal Seminario diocesano la possibilità di riflettere, guidati dal nostro vescovo Adriano, sui Salmi della Misericordia. Ogni mercoledì un Salmo da meditare e pregare. In particolare ci sono stati proposti i Salmi 23 (22), 102 (103), 77 (76), 86 (85) e il Salmo 51 (50). Il vescovo con la sua appassionata riflessione ci ha aiutati a leggere in profondità la nostra vita ed anche, da competente biblista, a scoprire tante cose nuove certamente importanti per la nostra esperienza di fede. Abbiamo familiarizzato con termini ebraici gustando così il vero significato delle qualità divine della Misericordia di Dio e del suo amore: la grazia e la fedeltà che non vengono mai meno, la tenerezza che caratterizza l’amore materno (rahamin), la capacità di perdonare, l’immensa pazienza, la tenerezza, la comprensione (hanan), la pietà e compassione (hamal) soprattutto verso i peccatori.

 

A questi incontri erano invitati tutti: oltre agli educatori e ai seminaristi, erano presenti alcuni sacerdoti, alcuni giovani del cammino neocatecumenale della parrocchia Santo Spirito in Sottomarina, altri giovani delle parrocchie vicine ed anche una famiglia di Loreo, padre, madre e il figlio diciottenne. Gli incontri hanno rappresentato un vero e proprio “itinerario spirituale” che ci ha arricchiti per vivere meglio non solo la Quaresima ma anche l’Anno della Misericordia voluto da Papa Francesco. Opportuna, quindi, la riflessione sull’importanza della Misericordia di Dio di fronte alle miserie quotidiane di noi esseri umani, sulla fiducia che Dio pone sempre nei nostri confronti, sulla pazienza di Dio di fronte alle ansie e alle preoccupazioni della vita e sulla tenerezza di un Dio che ha cura di tutti i suoi figli, ricco di grazia e grande nell’amore.

Il tema del perdono di Dio ha caratterizzato l’ultimo mercoledì quando si è riflettuto e meditato sul Salmo 51 (50). E’ stata utilissima la parola del nostro vescovo che, partendo dal Salmo, ci ha aiutati ad approfondire il tema del peccato e il tema della riconciliazione: la confessione del proprio peccato è sempre preceduta dall’invocazione rivolta a Dio (“abbi pietà di noi…”), riconosciuto capace di un amore fedele (fedeltà) e di grande tenerezza (misericordia). Dio, quindi, ci riconcilia donandoci la sua grazia, ci giustifica e ci salva. Da questi incontri, io giovane, porto nel cuore la consapevolezza che la preghiera dei Salmi, in particolare quelli della Misericordia, è un modo stupendo per instaurare un dialogo aperto e profondo con Dio, una preghiera che ci permette di uscire da noi stessi e, guidati dallo Spirito Santo, entrare nell’amore, nella tenerezza e nella misericordia di un Dio che, proprio perché è entrato nella nostra storia, non ci abbandona anzi condivide tutto di noi eccetto, naturalmente, il male.

Stefano B.