Vite di misericordia

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MISSIONARI MARTIRI – La veglia diocesana il 17 marzo nella basilica di S. Giacomo a Chioggia

Vite di misericordia

Anche quest’anno il Centro Missionario Diocesano invita tutte le comunità a vivere insieme una veglia di preghiera e digiuno, in memoria dei missionari martiri, giovedì 17 marzo alle ore 21.00 presso la basilica di S. Giacomo in Chioggia.

“Ieri come oggi, compaiono le tenebre del rifiuto della vita, ma brilla ancora più forte la luce dell’amore, che vince l’odio e inaugura un mondo nuovo (Papa Francesco all’Angelus del 26 dicembre 2015)

Secondo le informazioni raccolte dall’Agenzia Fides, nell’anno 2015 sono stati uccisi nel mondo 22 operatori pastorali.

Questa scia di morte rivela una recrudescenza inaudita. Sembra non avere eguali nella storia, perché è in atto una persecuzione globalizzata. Infatti i cristiani uccisi in quest’anno appartengono a tutti i continenti. L’America già da sette anni consecutivi ha il triste primato con otto operatori pastorali uccisi. Segue l’Asia con sette, l’Africa con cinque e infine anche l’Europa con due sacerdoti in Spagna.

Questi numeri sono solo la punta di un iceberg della persecuzione globale contro i cristiani. L’Isis, Boko Haram, la discriminazione in vari paesi dove la religione è un affare di Stato, rendono arduo ed eroico essere cristiani, soggetti ad attentati e a stragi  Come sta avvenendo negli ultimi anni, la maggior parte degli operatori pastorali è stata uccisa in seguito a tentativi di rapina o di furto, compiuti anche con ferocia, in contesti che denunciano il degrado morale, la povertà economica e culturale, la violenza come regola di comportamento, la mancanza di rispetto per la vita. In queste situazioni, simili a tutte le latitudini, i sacerdoti, le religiose e i laici uccisi, vivevano nella normalità quotidiana la loro testimonianza: amministrando i sacramenti, aiutando i poveri e gli ultimi, curandosi degli orfani e dei tossicodipendenti, seguendo progetti di sviluppo o semplicemente tenendo aperta la porta della loro casa. E qualcuno è stato ucciso proprio dalle stesse persone che aiutava. Desta poi preoccupazione la sorte di altri operatori pastorali sequestrati o scomparsi, di cui non si hanno più notizie, come i tre sacerdoti congolesi Agostiniani dell’Assunzione, sequestrati nella Repubblica democratica del Congo nell’ottobre 2012; del gesuita italiano p. Paolo Dall’Oglio, rapito nel 2013, o del francescano p. Dhya Azziz, di cui non si hanno più notizie dal 23 dicembre scorso, entrambi operavano in Siria. Altri sacerdoti ancora risultano scomparsi da tempo e si teme per la loro sorte.

Durante la veglia ricorderemo in particolare don Alessandro Dordi che ha svolto il suo ministero nella nostra diocesi in Polesine, dal 1954 al 1965 prima di recarsi in terra di missione. I francescani polacchi Miguel Tomaszek e Zbigniew Strzalkowski, e don Alessandro Dordi, sono stati beatificati a Chimbote, in Perù, il 5 dicembre 2015 e definiti “martiri della fede e della carità, testimoni di speranza”. Furono uccisi nel 1991 dai guerriglieri di Sendero Luminoso, per la loro difesa dei valori evangelici e per il lavoro con i poveri.

Stefania D.