OSSERVATORIO DEL GIUBILEO – Vicariato di Ca’ Venier

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OSSERVATORIO DEL GIUBILEO – Vicariato di Ca’ Venier

Quaresima: tanta voglia di Giubileo

“Tanta voglia di giubileo”. Con questa espressione il vicario Foraneo di Ca’ Venier, don Fabrizio Fornaro, ha, per così dire, descritto, all’inizio della celebrazione eucaristica, la numerosa partecipazione all’evento giubilare di tutto il Vicariato in Cattedrale.

Erano veramente tante le persone: con le Autorità civili, numerose famiglie, le Associazioni combattentistiche, la Protezione civile, gli Scouts, era, insomma, tutta la vasta realtà polesana, con le sue parrocchie e unità pastorali ad essere, in tutte le sue espressioni, significativamente rappresentata. I pellegrini, alle ore 16, si sono dati appuntamento davanti alla Madonna “Refugium peccatorum” al Sagraeto per dare inizio al percorso giubilare presieduto e guidato dal vescovo Adriano. Varcata la Porta Santa, all’interno del Tempio si sono vissute le varie tappe del percorso: la sosta e la preghiera davanti all’Urna che custodisce le reliquie dei Patroni della diocesi, i SS. Felice e Fortunato, quindi davanti al Battistero dove, facendo memoria del Battesimo, si è chiesto al Signore “che aspersi da questo fonte di purificazione, di ottenere il perdono dei peccati, la difesa dalle insidie del maligno e il dono della sua protezione”. Infine camminando verso l’Altare si è giunti a venerare, con un omaggio floreale, l’artistico Crocifisso bizantino della metà del trecento posto, per quest’anno santo, in presbiterio. Il significato di tutto il “percorso” è stato di volta in volta espresso dal vescovo e riassunto, con una breve riflessione prima dell’Eucaristia, da don Paolo Lanza, parroco di Scardovari e Bonelli. La Messa presieduta dal vescovo Adriano e concelebrata da tutti i sacerdoti del Vicariato con il servizio liturgico dei Ministrati delle varie parrocchie, davanti ad una Assemblea attenta e partecipe, animata dai canti di più Corali del vicariato, ha concluso un bel pomeriggio in cui si sono mescolati insieme momenti di profonda emozione ed un vivo desiderio di gustare fino in fondo un evento straordinario nel segno della Misericordia ricevuta, gustata per poi essere donata ai fratelli.

Ecco, a questo riguardo, una riflessione di un giovane, Matteo di Ca’ Tiepolo, e del suo don, don Yacopo, inviatami all’indomani dell’evento giubilare appena descritto:

“Dal grande Fiume siamo partiti col vivo desiderio di rispondere alla chiamata che lo Spirito, attraverso la voce del papa, ci ha trasmesso: “siate misericordiosi come il Padre”. Varcando la Porta Santa abbiamo lasciato fuori il nostro peccato, onorando le spoglie dei Santi Patroni abbiamo visto cosa vuol dire rinascere, rinnegando se stessi. Davanti al Battistero abbiamo rinunciato nuovamente a quel peccato, per rivestirci di Cristo, purificando quella veste bianca consegnata il giorno del Battesimo; infine venerando la Croce, e celebrando il Sacrificio eucaristico, abbiamo capito cosa vuol dire soffrire, per il Signore, passaggio necessario per giungere alla gloria della Risurrezione. Questo è il percorso che abbiamo fatto come pellegrini del Delta, sacerdoti, giovani, famiglie, anziani, tutti in cammino verso la conversione, per ricevere la grazia della misericordia. Misericordia, come dono offerto, e da offrire. Abbiamo camminato, segno che la vita è tutto un cammino, a volte in salita, a volte in pianura, e a volte in discesa, ma mai soli, con Cristo nella Chiesa. Anche noi come i tre apostoli saliti sul monte con Gesù abbiamo esclamato “Signore, è bello per noi stare qui!”. Certo, è sempre un piacere gustare una messa così con tanta gente, con gli scout, i vari gruppi parrocchiali; è necessario però scendere e portare agli altri quella luce, quella esperienza che abbiamo vissuto. Come ci ha suggerito il vescovo Adriano: all’uomo di fede talvolta capita di essere raggiunto da un momento particolare di ‘luce’ grazie alla quale vede le cose e la vita in modo nuovo; e vorrebbe fermare quell’attimo di luce intensa in cui dubbi e certezze, dolori e gioie per un momento appaiono non in contraddizione ma concorrenti tutti allo stesso scopo. Anche per noi, per un attimo, è sembrata una cosa facile da vivere la misericordia e invece scendendo, e tornando alla quotidianità, abbiamo compreso che c’è tanto da fare, ma la perseveranza e la costanza sono doni che il Signore ci dà per raggiungere la vetta. Come giovani facciamo fatica a viverla, in quanto nella realtà quotidiana ci troviamo di fronte ad un unico modello che non aiuta a accogliere questa logica, non umana, ma di cui ciascuno ha ricevuto l’impronta divina. A volte siamo molto severi con noi stessi e di conseguenza lo siamo anche con gli altri. Siamo convinti però che anche noi, uniti, come i discepoli comprenderemo e faremo nostro lo stile misericordioso di Gesù, per contagiare i nostri coetanei. Siamo certi che nelle vie misteriose del Signore non sia un caso aver potuto partecipare a questo grande evento, egli ci svela pian piano le cose e ci fornirà le parole necessarie per comunicare la fede oggi”.

PROSSIMI APPUNTAMENTI:

Domenica 28 febbraio il giubileo per due parrocchie del vicariato Urbano: San Giovanni Battista e Ca’ Bianca.

Domenica 6 marzo i catechisti e animatori della diocesi prima della celebrazione alle ore 17 in Cattedrale vivranno la loro Assemblea annuale alle ore 14.30 in Seminario.

Domenica 13 marzo vivranno il loro giubileo le famiglie di tutta diocesi. Infine sabato 19 marzo, vigilia della domenica delle Palme ci sarà il giubileo diocesano dei giovani.

*Per la realizzazione dell’Emporio della Solidarietà

A San Mauro: la Vicaria di Cavarzere (Mercoledì delle ceneri, 10 febbraio) € 650.00.

In Cattedrale: la Vicaria di Ca’ Venier (domenica 21 febbraio) € 740,00.

don Danilo Marin