Per una città migliore

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Per una città migliore

AZIONE CATTOLICA – Convegno del 30 gennaio sull’umanesimo concreto

Come momento conclusivo del Mese della Pace, che ha visto il 24 gennaio 2016 la grande marcia percorrere Corso del Popolo e concludersi in cattedrale passando attraverso la Porta Santa, si è svolto sabato 30 gennaio alle ore 17, presso la chiesa della SS. Trinità, il convegno pubblico, promosso dall’Azione Cattolica, dal titolo “Da un umanesimo concreto, parole per la città”.

Relatrice la prof.ssa Valentina Soncin, docente di storia e Filosofia nella Scuola Secondaria Superiore e di teologia fondamentale presso il Pime a Monza, membro del Comitato preparatorio del 5° Convegno Ecclesiale “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo” tenutosi a Firenze lo scorso novembre.

 

Alla presenza del vescovo Adriano Tessarollo, del vicario mons. Francesco Zenna e di un folto pubblico, il presidente dell’Azione Cattolica Diocesana, sig.ra Luisella Siviero, ha spiegato le motivazioni che stanno alla base dell’incontro che vuol riprendere e dar fiato a quanto proposto dal Convegno di Firenze, soprattutto nella ricaduta di sensibilizzazione sui temi di carattere civico, dove l’appartenenza e i legami alla città richiedono atteggiamenti e azioni quotidiane orientate a vincere una mentalità volta all’indifferenza, sempre da vincere, come incita il messaggio di papa Francesco per la giornata della pace 2016.

La relatrice, prof.ssa Valentina Soncini, ha messo in rilievo come il convegno pubblico proposto dall’AC, “rivolto ai giovani, agli adulti, agli educatori, agli amministratori e a tutti i cittadini”, voglia “far risvegliare dall’indifferenza”, che ci circonda, per “comprendere con maggiore profondità il ruolo importante di ciascuno per una nuova qualità della vita più giusta, onesta e vera”.

Punto di partenza è stato l’intervento che il prof. Mauro Magatti ha svolto al Convegno di Firenze in cui si auspicava “un nuovo umanesimo della concretezza che, guardando a Gesù Cristo” sia capace di una relazione “aperta, dinamica, affettiva, generativa” e che rimetta insieme “l’educazione con il lavoro, la famiglia con l’ospitalità, l’efficienza con il senso” contro un’economia astratta che intravede una città ancora più astratta lontana da ogni forma di realtà.

È proprio dal concreto che bisogna ripartire per un’azione universale e globale che porti alla costruzione di una città migliore dove siano presenti il Dialogo, i Legami e la Responsabilità.

Il Dialogo deve portare “a un ascolto vero, un confronto sincero… per giungere a vere trasformazioni e nuovi processi”.

I Legami, invece devono essere “curati, coltivati, fatti di attenzione alle situazioni delle persone”.

La Responsabilità significa “camminare con gli altri … farsene carico … Esercitare un’assunzione di compiti e non cedere al meccanismo della delega, dell’indifferenza e della irrilevanza ad hoc”.

È seguito il dibattito con diversi interventi e precisazioni.

Carmelo Genovese