“Tu sei il figlio mio…”

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PAROLA DI DIO – Battesimo di Gesù

Letture: Is 40,1-5.9-11; Salmo 103; Tt 2,11-14;3,4-7; Lc 3,15-16.21-22.

“Tu sei il figlio mio…”

Is 40,1-5.9-11. “Si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini la vedranno”.

Al popolo in esilio il profeta annuncia che Dio ha perdonato i suoi peccati ed esso potrà ritornare alla terra dei padri. “Allora si rivelerà la gloria del Signore”. Utilizzata nella festa liturgica del “Battesimo di Gesù” questa pagina annuncia il battesimo di Gesù al Giordano come divina manifestazione della ‘Gloria di Dio’. Nel battesimo di Gesù la presenza luminosa e potente del Signore, la sua “gloria”, si rende visibile nella vicenda terrena del Verbo incarnato, come leggiamo nel Vangelo di Giovanni: “Abbiamo visto la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità” (Gv 1,14). L’azione di Gesù è annunciata come offerta di perdono dei peccati e azione del pastore che si prende cura del suo gregge e amorevolmente, misericordiosamente, lo raduna e lo nutre ai pascoli della vita.

Salmo 103. “Benedici il Signore, anima mia”.

Questo salmo fa memoria delle manifestazioni di Dio riconosciute e cantate da Israele nella creazione e nella sua storia. Oggi, in riferimento al battesimo di Gesù, la gioiosa manifestazione della gloria di Dio rimanda a due aspetti della teofania del battesimo: il dominio di Dio “sulle acque” e l’invio dello Spirito su Gesù e per mezzo di lui sull’intera umanità: evento che avrà come effetto la “nuova creazione” e il “rinnovare la faccia della terra”.

Tt 2,11-14;3,4-7. “Il Signore ci ha salvato, per sua misericordia, con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo”

Un breve testo che invita a contemplare e riconoscere l’intera esistenza del Figlio di Dio incarnato come manifestazione di grazia, bontà, amore e misericordia di Dio. In lui “è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini”. Questo amore si è manifestato pienamente nel fatto che Gesù “ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone”. Siamo invitati a leggere tutta la vita di Gesù, atteggiamenti, incontri, parole, miracoli come manifestazione della “bontà di Dio, salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini”. La salvezza realizzata per mezzo di Gesù ci è significata e donata mediante il sacramento del battesimo, per il quale siamo chiamati e abilitati a vivere una ‘vita nuova’. Dio ci ha resi “giusti”, capaci di “opere buone”, “eredi della vita eterna”, “con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo”. Queste le qualità della vita battesimale, dono di Dio, ma nello stesso tempo impegno di ciascuno.

Lc 3,15-16.21-22. “Mentre Gesù stava in preghiera… il cielo si aprì “.

Il brano evangelico si articola in due scene: la testimonianza di Giovanni e il racconto del battesimo di Gesù. Nella prima scena il Battista indirizza l’attenzione della gente totalmente sul Messia atteso ma non ancora riconosciuto. Sarà Lui a battezzare non solamente con l’acqua, come invito alla conversione, come sta facendo lui, Giovanni, ma “in Spirito Santo e fuoco”, cioè donando loro lo Spirito Santo che opera purificazione e rinnovamento interiormente per ogni persona. La seconda scena racconta come tra le folle che accorrono alla predicazione e al battesimo di Giovanni ci sia anche Gesù. Il racconto di Luca si concentra piuttosto sulla manifestazione che avviene mentre Gesù è in preghiera, in dialogo con il Padre, sottolineando due aspetti, uno visivo, l’altro uditivo. Lo Spirito Santo discende su Gesù “in forma corporea, come di colomba”: l’apparizione rende sensibile la consacrazione messianica di Gesù (cf. 4,18), che ha avuto inizio nel suo concepimento (cf. 1,35). La voce del Padre, che risuona “dal cielo”, indica in Gesù il Figlio “amato”, ossia unico (come Isacco; cf. Gn 22,2.12), che è anche Servo obbediente (cf. Is 42,1: “Il mio eletto, di cui mi compiaccio”). Vero Figlio di Dio, consacrato “con Spirito santo e potenza” (At 10,38), Gesù dà inizio alla sua missione e manifestazione messianica. Riconoscerà veramente chi è Gesù chi è disposto ad accogliere la Parola e la testimonianza del Padre.

+ Adriano Tessarollo