Pellegrinaggio alla “Madonna di Pinè”

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MEIC. Conclusione dell’anno associativo

Pellegrinaggio alla “Madonna di Pinè”

Il Meic (Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale) diocesano al Santuario della “Madonna di Pinè”

A conclusione dell’anno associativo il gruppo Meic di Chioggia è solito recarsi presso un santuario Mariano per ringraziare il Signore del cammino di fede fatto nell’anno in comunione e in amicizia fraterna.

Quest’anno, sabato 6 giugno, ci siamo recati al santuario di Pinè, a Montagnaga, dove nella chiesa parrocchiale di S. Anna è apparsa più volte a Domenica Targa, umile pastorella, la S. Vergine. Abbiamo però celebrato la S. Messa, officiata da don Gastone Boscolo e don Umberto Pavan, in località “La comparsa”, luogo della prima apparizione.

Nell’incantevole conca erbosa sorge un gruppo composto di due statue in grandezza naturale rappresentanti la Madonna che appare alla pastorella Domenica Targa. Vicino c’è un altare; qui abbiamo celebrato l’Eucaristia in un tempio dove la volta è il cielo, le colonne i verdi pini, il pavimento il prato erboso, qui abbiamo testimoniato la nostra fede, la nostra speranza, la nostra carità.

Dopo aver fatto sosta devota al Santuario del paese, ci siamo recati nella valle dei Mocheni, una valle incantata per le sue bellezze naturali, ricca di storia e di tradizione, abitata dai Mocheni, comunità di origine tedesca.

Ti circonda un paesaggio ancora incantato, costellato da piccoli masi di montagna protetti dalla meravigliosa cornice delle vette del Lagorai, da miniere, mulini e segherie ad acqua che rendono la valle un luogo ricco di scoperte.

In una confortevole osteria, a Sant’Orsola Terme, abbiamo gustato abbondantemente i cibi locali in un clima di vera ospitalità.

Abbiamo infine visitato il museo “Pietra Viva”, luogo ideale per conoscere la storia, la cultura e la natura della Valle del Fersina (torrente che attraversa la Valle dei Mocheni), nella scoperta dei segreti delle pietre preziose e degli uomini che un tempo lavoravano nelle miniere della valle. Abbiamo fatto ritorno a Chioggia con gli occhi pieni di bellezza.               R. V.