Il perdono in famiglia

Facebooktwitterpinterestmail

Il perdono in famiglia

AC-Settore adulti. Nella casa di spiritualità di S.Anna

Il 21 marzo, presso la Casa del Divino Amore di S. Anna, gli adulti dell’Azione Cattolica della nostra diocesi si sono ritrovati, come consuetudine in periodo di quaresima, per la giornata di spiritualità .

Il Perdono nelle relazioni familiari è stata la traccia oggetto della riflessione e della meditazione dei partecipanti proprio in sintonia con il tema della “famiglia” che sta alla base della programmazione dell’anno associativo in corso e nel rispetto della volontà di raccontare la bellezza di essere figli amati di Dio e la gioia di godere della sua compagnia a partire proprio della famiglia per “rimanere così in Gesù e con Gesù”.

Aiutati da don Francesco Zenna, Vicario Generale, che ringraziamo per la cura e l’affetto con cui segue l’AC diocesana, la riflessione è iniziata dalla lettura del capitolo 11 del profeta Osea . Nei suoi scritti  la trama tenerissima di una struggente storia di un amore tradito, irriso, calpestato… ma sempre risanato da un amore che avanza, cura, insegna a camminare e si accompagna pazientemente a tutta quell’infedeltà.

E’ la storia d’amore di Dio, verso il suo popolo infedele e quindi verso l’intera umanità , è il racconto dell’immensa tenerezza del Padre che perdona preventivamente, prima  della Giustizia e prima ancora che l’uomo si converta . C’è un Dio, in Osea, che sconvolge irrimediabilmente il paradigma che risponde alla logica della nostra intelligenza: al peccato deve corrispondere la conversione perché si possa meritare il perdono. E’, invece, importante che al perdono segua sempre la riconciliazione per non rischiare di trovarsi con un perdono a metà. Quello di Osea è lo stesso Padre Misericordioso del Vangelo, della parabola del Figliol Prodigo, di un Padre che perdona senza se e senza nonostante perchè i suoi gesti sono solo tenerezza viscerale, un Padre per il quale abbraccio e perdono coincidono, che ama nello stesso modo i suoi figli, quello che gli è rimasto accanto e quello infedele.

Da Osea possiamo trarre l’insegnamento più bello, il perdono gratuito, a partire dalle relazioni familiari, nel matrimonio, nella fratellanza, nel rapporto genitori e figli fino ai legami più allargati.  E’ quello che viene chiesto ad ognuno di noi, ad ogni coppia, all’interno della nostra famiglia è guardare con gli occhi di Dio . Questo passaggio per quanto difficile è importante all’interno della coppia e della famiglia. Il perdono è il dono perfetto dell’amore, perché è un’imitazione del comportamento di Dio verso gli uomini. L’offerta del perdono al coniuge, dal quale si è ricevuta una ferita grave o una ferita profonda, diventa una necessità interiore quando si è fatta l’esperienza del perdono da parte di Dio. Chi riconosce con umiltà i propri sbagli e accoglie con gioia il perdono di Dio, sarà capace di capire chi sbaglia e di offrirgli il perdono fino a raggiungere la misericordia che va oltre l’umana volontà per non togliere sparanza nemmeno alla risoluzione ai conflitti più tragici, ed il pensiero corre a quello che sta accadendo  in questi giorni di violenza inaccettabile. La mattinata di riflessione si è conclusa con la Messa celebrata da don Simone Zocca, Assistente dell’AC che, dopo il pranzo conviviale ed un momento dedicato alle confesssioni, ha anche guidato il gruppo lungo la Via Crucis con la quale è terminata l’intensa esperienza di spiritualità .                                         Daniela Lanzilao “da Nuova Scintilla n.13 del 2015”