Padre Raimondo “Venerabile”

Chiesa dei Filippini. La celebrazione ufficiale

Un evento particolare è stato vissuto, sabato 14 febbraio 2015, nella chiesa dei Filippini, dalla locale Congregazione dell’Oratorio, dalla Diocesi clodiense, dalla Città di Chioggia: è stato ufficialmente reso noto il titolo di “Venerabile” attribuito a Padre Raimondo Calcagno durante una solenne Concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Adriano, concelebrata dall’arcivescovo Dino e da una ventina di sacerdoti, del clero diocesano e dell’Oratorio del Nord Italia, con l’assistenza dei diaconi Guido e Franco.

Ha preso parte al sacro rito anche Padre Gino Romana di Mondovì, in rappresentanza del Delegato della Sede Apostolica Padre Felix Selden. Presenti il vice sindaco dott. Luigi De Perini, il consigliere regionale Tesserin, i dignitari pontifici, il Gruppo di Chioggia S.M.O.M., rappresentanti dell’Assoarma locale, Suor Umberta Salvadori, Priora generale delle Serve di Maria Addolorata, accompagnata dalla vice Suor Pierina Pierobon, ex Allievi salesiani ed ex Allievi filippini, parenti del Venerabile Servo di Dio giunti dal lontano Piemonte nonostante l’inclemenza del tempo, testimoni al Processo diocesano, devoti e fedeli che hanno trovato posto fin sui gradini degli altari laterali, tanto era gremita la chiesa, e la Corale (Filippini e S. Anna) che ha sostenuto egregiamente i canti. Ai lati dell’altar maggiore figuravano la Bandiera della Città di Chioggia e il Labaro della Sezione A.L.T.A. (Associazione Lagunari Truppe Anfibie), scortato dal presidente Lag. Sergio Tonello.

Durante la Concelebrazione è stata data lettura da parte del prof. Paolo Padoan, vice postulatore della Causa di beatificazione e canonizzazione di Padre Calcagno, del Decreto di papa Francesco sulle virtù vissute in modo eroico dal nostro caro Padre, firmato dal cardinale Angelo Amato e controfirmato dal vescovo Marcello Bartolucci, il 7 novembre 2014.

La nostra preghiera è stata esaudita! Mons. De Antoni nell’omelia ci ha presentato Padre Raimondo Calcagno “come un compagno, un sacro messaggero di preghiera illuminata dalla luce divina, un amico, un dispensatore di nobili doni, che vigila sulle nostre azioni”, un prete santo, che ha accomunato nella sua esistenza tanti tasselli di bontà, di umanità, di santità. Commozione intensa da parte dell’intera assemblea per così grande dono del Signore, ricevuto nella persona di Padre Raimondo, uno di noi che ha camminato con noi, che ha preso sul serio il Vangelo, fidandosi di Dio e sulla scia di san Filippo Neri.

“Don Agostino Bonivento – ha continuato l’arcivescovo che, delegato del vescovo Alfredo, ha iniziato nel lontano 1991 a raccogliere le deposizioni di oltre 66 testimoni de visu et auditu che avevano conosciuto Padre Raimondo – ci direbbe cosa ha significato per il clero, la città il Padre, quale infaticato apostolo per oltre cinquant’anni fu di fanciulli, quale maestro di spirito per sacerdoti e chierici, quale esempio vivente di santità per tutti”. Molti dei presenti annuivano con la testa, mentre il vescovo Dino  ricordava “l’impressionante modo con cui si metteva innanzi al tabernacolo, l’amore che nutriva per i ragazzi, le sue capacità educative, ma anche la sua preparazione teologica, morale e di giurista che manifestava e la sua guida spirituale di cui molti sacerdoti e religiose facevano tesoro”.

Concludeva l’appassionato intervento mettendosi nelle vesti di Padre Raimondo, che oggi ci direbbe di “avere a cuore i ragazzi per formarli nell’intelligenza e nel cuore; di trovare nella preghiera il modo di stare davanti a Dio; di approfittare della misericordia divina al confessionale”. Che cosa possiamo chiedergli, allora? “L’umiltà, l’amore al servizio, la semplicità di vita”. Padre Raimondo ci appare come un medaglione appena sbozzato, ma capace di edificare e di sorprenderci se scaviamo in profondità la sua vita e i suoi scritti, se diffondiamo il profumo della sua santità nella nostra chiesa locale, tanto bisognosa della presenza dei santi, benefattori dell’umanità.

R. Chiozzotto 

(servizio fotografico di R. Donaggio) Donaggio

“da Nuova Scintilla n.8 del 22 febbraio 2015”