Giovane Meeting

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I giorni

Giovane Meeting

Le prime facce si presentano alla svolta della rotonda che immette in uno dei grandi parcheggi: alcuni giovani indicano dove posteggiare. E’ la prima ‘periferia’ di un Meeting dedicato alle ‘periferie del mondo e dell’esistenza’. Immediatamente l’ambiente degli sterminati capannoni della Fiera diventa familiare: all’ingresso, altri giovani ti offrono in omaggio il giornale Avvenire, con allegato Quotidiano Meeting. Non puoi sottrarti dal ricevere la dettagliata guida del Meeting al prezzo di un euro, né a corrispondere all’accattivante supplica di chi ti porge un biglietto della Lotteria.

Camminando avanti e indietro, incroci altri giovani: presentatori acuti dalla parlantina sciolta alle mostre, camerieri solerti e sorridenti nei ristoranti e ai bar, giornalisti in erba con interviste e foto per il tg serale fatto in casa, e gruppetti che sciamano qua e là a caccia della conferenza prevista, della mostra prenotata, del relax preventivato, o con qualche adulto appresso. Da quale Italia sbucano questi giovani, da quali scuole, quali famiglie, quali parrocchie, quale movimento? Non appaiono girovaghi, ma percorrono una direzione e inseguono una mèta. Non è che la Chiesa ridiventa un luogo amico e una esperienza di vita, un posto dove incontrare la bellezza, percorrere il laborioso sentiero della cultura, intravvedere la scoperta dello scopo della vita? Giovani coinvolti con adulti, con insegnanti e genitori; studenti che danno tutto se stessi per comunicare una bellezza nuova, affascinati da contenuti corrispondenti alle materie scolastiche! Chi esalta la matematica e chi l’universo, chi si fa catturare da un poeta o uno scienziato o un pittore o un musicista; per tutti un punto comune, il cuore che desidera l’infinito e, quando lo incontra, riconosce la risposta ed esplode in letizia! Mi scorrono nella fantasia le facce dei giovani delle nostre città, quelli che impigriscono sulle panchine o saettano in bici, e quelli del ‘non so’, ‘forse ho un impegno’, ‘non so se gli altri vengono’ e via di seguito. L’impressione comune dice che i giovani non hanno più volontà, non hanno voglia di fare e sono senza desideri. Come si fa a diventare protagonisti della vita, come si fa a correre nell’entusiasmo senza misurare tempo e dedizione? Se vieni preso da una storia interessante, se sei affascinato da una bellezza che innalza il livello della passione, allora anche la noia delle solite serate con gli amici viene scossa da un desiderio nuovo. Non solo dentro i capannoni della fiera, ma nelle strade della vita, nelle periferie della città e nelle aule di una scuola, giovani e meno giovani riprendono a camminare dietro il Maestro che accende il desiderio del cuore. (don Angelo)

 

da NUOVA SCINTILLA 34 del 14 settembre 2014