A Medjugorje, con emozione

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Parrocchia di S. Mauro – Gruppo Animazione

A Medjugorje, con emozione

Si è concluso la scorsa settimana il pellegrinaggio a Medjugorje organizzato dal Gruppo Animazione San Mauro, dal 1° al 4 luglio, in seguito a numerose sollecitazioni. Quattro giorni di riflessione, di preghiera, di conoscenza in un posto che desta la curiosità di tutti, credenti o meno. Già nel 2012, dopo l’intensa esperienza di fede vissuta nel 2011 con l’Anno Giubilare del Crocifisso, un gruppo consistente si era recato a rendere omaggio a Maria, madre di Gesù, con un lungo e faticoso viaggio a Medjugorje. Quest’anno si è voluto ripetere il pellegrinaggio. La partenza alle 5 da P.zza Duomo, con il saluto e la preghiera recitata assieme a don Achille che ha fatto da accompagnatore e guida spirituale del viaggio.

Un viaggio lungo, oltre 12 ore di pullman, passando per ben quattro frontiere, per arrivare ad un lembo di terra diviso tra una povertà e un’altra, ma dove alla fine abbiamo trovato tanta ricchezza spirituale. Durante il viaggio, per ben prepararci al clima di Medjugorje, don Achille ha celebrato la S. Messa al campo durante una sosta in territorio croato. Bella e suggestiva l’esperienza comunitaria vissuta, un momento di celebrazione, di più diretto ascolto della Parola di Dio, di più esplicita lode a Dio a contatto diretto con la natura e con i suoi suoni. Siamo partiti in 53 persone e due autisti, con tante aspettative e tante domande a cui dare una risposta, perlomeno era quello che credevamo, in realtà ognuno aveva la sua motivazione, le “sue” domande e cercava le “sue” risposte. Ognuno in questo viaggio ha vissuto momenti unici, sono stati quattro giorni organizzati e vissuti intensamente. Il primo giorno, dopo il viaggio, la salita al mattino presto al Podbrdo, il monte delle apparizioni, alle 11 la S. Messa in italiano insieme a migliaia di pellegrini. Nel pomeriggio la visita alla città di Monstar, città martire e simbolo della guerra etnica della ex Jugoslavia, con il bellissimo ponte a dorso di mulo, distrutto e ricostruito, ora patrimonio dell’Unesco. Il terzo giorno, dopo la testimonianza della veggente Vicka e la preghiera comunitaria, la celebrazione della S. Messa in italiano concelebrata da tutti i sacerdoti presenti e accompagnatori dei numerosissimi pellegrini. Toccante, al termine della S. Messa, la testimonianza di Suor Kornelia che accoglie orfani e anziani soli a Medjugorie. Suor Kornelia, con il suo splendido sorriso, ha spiegato che non ha rendite fisse, non ha conti in banca, ma con fiducia si abbandona alla Provvidenza per sfamare ogni giorno tante persone. Al pomeriggio un gruppo consistente, accompagnato da don Achille, è salito al Monte Krizevac (monte della croce) dove, durante il percorso, si è recitata la Via Crucis. Il tardo pomeriggio è stato dedicato alla preghiera e alla visita di altri luoghi significativi: il “Cristo Risorto”, la tomba di Padre Slavko Barbaric e l’Adorazione Eucaristica. Nel ritorno, la S. Messa al campo con un senso di commozione per aver vissuto dei momenti straordinari di comunione. Infatti, qualsiasi cosa accadda a Medjugorje (e su questo la Chiesa non si è ancora espressa), il primo vero e grande miracolo a cui si assiste è la preghiera. Milioni di persone di diversa nazionalità che pregano tutte insieme, ognuno nella sua lingua, le une accanto alle altre, con un tangibile senso di fratellanza. A Medjugorje c’è qualcosa di confortante, che porta aiuto, che ci dà forza, che dà delle emozioni profonde che anche il più scettico prova. (Raffaella Pacchiega)

 

da NUOVA SCINTILLA 30 del 27 luglio 2014