Mostra dedicata a W. Pregnolato

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Parrocchia di S. Giovanni Battista. Nel contesto della Festa patronale

Mostra dedicata a W. Pregnolato

Spicca sulla controfacciata della chiesa di Borgo S. Giovanni l’ultima opera (incompiuta) di un nostro grande concittadino scomparso giusto 25 anni fa nel 1989 all’età di soli 56 anni, l’artista Walter Pregnolato. Triste coincidenza ha voluto che l’opera conservata nella chiesa fosse l’ultima sua, concepita e realizzata (quasi del tutto) quand’era già chiaramente consapevole dell’imminente sua fine. Si tratta di un’opera, la più grande mai da lui realizzata come dimensioni, che contiene in sé quasi un significato testamentario, convalidato dalla corale presenza dei simboli figurativi a lui più cari: il bragozzo, la maschera, la clessidra, ecc. Un’ultima fatica questa di Pregnolato, forse la più ardita e prospettica, in cui egli (come ha scritto un critico) “sembra stravolgere, nel presentarle, tutte le immagini care a cui aveva affidato il manifestarsi della sua maestria artistica”.

Si è molto discusso e si discuterà ancora sulla validità e la concezione artistica delle opere di Pregnolato, un pittore “a modo suo”, che ha ben presto preso le distanze dai soliti cliché pittorici, per approdare a uno stile tutto personale, che ha come trait-d’union Chioggia, vista con accenti melanconici e personalissimi, cantore drammatico della sua città dopo una vita dedicata quasi totalmente all’arte. Gli hanno dedicato, tra i molti altri, un volume Elisabetta Francescutti “Walter Pregnolato – Dipinti e disegni” (Canova Ed., Treviso, 2002) in occasione di una mostra a di sue opere presso il Museo civico della Laguna sud (14.12.2002-30.3.2003) e un saggio critico molto interessante l’amico artista Dino Memmo dal titolo “Walter Pregnolato e Chioggia” (in “Chioggia – Rivista di studi e ricerche”, A. III, n. 5, dic. 1990, pp. 183-203).

Riportiamo con piacere quanto scrisse nella presentazione delle tele di Pregnolato visibili nella chiesa di Borgo S. Giovanni in un trafiletto sotto il titolo “Una luce nelle tempesta” l’amico ing. Giorgio Vianello nell’opuscolo “La chiesa edificata”, pubblicato, a cura dell’allora parroco mons. Angelo Busetto, in occasione dell’inaugurazione della chiesa stessa avvenuta il 26 maggio 1990: “Walter Pregnolato, con il suo consueto slancio generoso, si è offerto con entusiasmo ed immediata adesione di realizzare un grande quadro per la nuova chiesa di San Giovanni Battista in Borgo S. Giovanni, pur conscio della difficoltà dell’impegno, sia in riferimento alle dimensioni dell’opera sia alle sue condizioni fisiche. È importante ricordare che l’artista, con questo gesto, ha voluto dare un personale e importante contributo per restituire la storia e la tradizione di religiosità profonda di una Chioggia autentica ed umana ad un quartiere, abitato da chioggiotti, che, sorto e costruito troppo in fretta per diventare subito organicamente vitale, solo in questi ultimi anni sta crescendo, creandosi una coscienza sociale e culturale autonoma. Purtroppo Walter non ha potuto né vedere di persona la sua opera finita come avrebbe desiderato e voluto, né vedere esposta la sua opera sopra l’ingresso, dove ne aveva verificato il corretto posizionamento. Questo straordinario lavoro che ci ha lasciato, realizzato in collaborazione con la moglie Bruna – non lo possiamo dimenticare – è frutto di una sofferenza infinita, riscattata e alleviata dalla grande felicità del creare, che solo la fede e l’arte sanno dare in tanta misura. Per questo motivo l’opera pittorica realizzata, anche nelle parti non completate, non denuncia in alcun modo e in nessun punto caduta di tensione artistica per stanchezza, per desiderio di finire. Infatti anche se le energie si affievolivano sempre più con il procedere del faticoso lavoro, comunque, come egli stesso fieramente e orgogliosamente affermava, il segno tracciato dalla sua mano era quello di sempre: fermo, elegante, senza sbavature né incertezze, continuo e deciso come quello delle sinopie degli antichi affreschi. Nella sua collocazione sopra l’ingresso della chiesa, possiamo ammirare, stagliata su un fondo di tempesta illuminato dalla luce vivida di un sole bianco, l’espressione meravigliosa del Cristo in croce, sfinito, consunto dal dolore, ma sereno, con lo sguardo senza più forza, ma dolce e comprensivo, di chi è convinto che il Suo sacrificio supremo è servito a riscattare l’umanità tutta dal peccato. Una grande barca guidata da San Pietro porta il Cristo morto dal mare. Giovanni Battista, ancora una volta, indica “l’Agnello di Dio che porta i peccati del mondo”. Di tutta la composizione Maria è la figura più affranta e dolente, avvinghiata strettamente a quel povero corpo, nel gesto straziante di una madre che non vuol separarsi dal figlio, unendosi al suo sacrificio. E in contrasto con questa immagine sconvolgente, in primissimo piano, luminoso, l’Angelo di Dio prorompe nella scena suonando la tromba. A lato, dalla riva, trepidante, in deferente prostrazione, il popolo di Dio attende l’arrivo del Cristo per testimoniare la sua fede assoluta, per offrire il prezioso prodotto del suo lavoro, della sua fatica nella terra e sul mare. E, mescolato tra questa piccola folla di offerenti, mi piace pensare che ci sia ad attendere Cristo anche Walter, con i suoi inseparabili pennelli e colori, con il suo sorriso sereno di un uomo buono e generoso”.

E chi poteva dipingere un quadro simile se non un chioggiotto “verace” come l’amico Walter Pregnolato?

La mostra si colloca nel contesto della festa patronale di S. Giovanni Battsita che prevede martedì 24 giugno – nella festa liturgica – la messa del vescovo Adriano alle 21; quindi dal 27 al 29 giugno stand gastronomico, musica, pesca di beneficenza e lotteria finale.

La figura di Walter Pregnolato sarà commemorata il giorno 26 giugno alle ore 21 presso il salone della chiesa di Borgo S. Giovanni. All’evento interverranno: Luciano Scarpante, pittore, Giovanni Scarpa, studente presso l’Università di Padova, mons. Giuliano Marangon, direttore dell’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali e Dino Memmo, pittore. A seguire inaugurazione dell’esposizione di dipinti di Walter Pregnolato nella sala sottostante la chiesa: resterà aperta fino a domenica 29 giugno. (Angelo Padoan)

Nelle foto: il dittico di Walter Pregnolato (crocifissione e offerta).

 

da NUOVA SCINTILLA 25 del 22 giugno 2014