Rito segreto e notte in preghiera

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LOREO. Nella vigilia della festa della SS. Trinità l’annuale raduno della Confraternita

Rito segreto e notte in preghiera

Nella notte di sabato 14 giugno, vigilia della festa della Santissima Trinità, la Confraternita dei Flagellanti di Loreo rivivrà la notte di preghiera che rappresenta il momento più sentito di tutto l’anno.

Già nel pomeriggio i “Fradèi” (così si chiamano tra di loro) visiteranno il seicentesco oratorio per regolare l’iscrizione facendo annotare, sui grandi registri, la loro presenza. Dopo la confessione si inginocchieranno in intima preghiera di fronte al Crocifisso deposto ai piedi dell’altare ed attenderanno la mezzanotte quando il suono della campana segnerà l’inizio della veglia. L’antica cerimonia segue il ritmo dettato dal vescovo Lorenzo Prezzato che nel 1608 fondò la confraternita. Da allora la Confraternita è retta dal Padre Guardiano (l’arciprete pro tempore di Loreo) e dal Priore (un confratello eletto a vita).

I Confratelli vestiranno il camice rosso ed attenderanno le parole del padre Guardiano don Angelo Vianello che introdurrà il canto e le preghiere d’inizio. Ai piedi dell’altare ci saranno i “novissi”, coloro che chiederanno di entrare a far parte della confraternita che, presentati da un padrino, vestiranno per la prima volta il camice rosso. Il Priore li chiamerà per nome e li inviterà ad indossare il camice, il cordiglio e per ultimo a calare il cappuccio sul volto specificando via via il significato di questi segni. Al termine della vestizione il priore leggerà la “mariegola” con le regole che un buon confratello è chiamato a seguire.

Al termine di questa suggestiva cerimonia, aperta a tutti i fedeli, i confratelli si recheranno nell’attiguo Duomo dove verificheranno l’effettiva presenza dei soli Fradèi per continuare quella parte di rito che ancora si svolge a luci spente ed a porte chiuse. Al termine si riapriranno le porte del duomo ed i confratelli, calato il cappuccio sugli occhi, formeranno una processione che, illuminata dalle candele, seguirà pregando il Cristo Crocifisso sino alla chiesa della Madonna del Pilastro nei pressi del cimitero. Qui ascolteranno le riflessioni del Padre Guardiano prima di ricomporre la processione per fare ritorno, pregando, all’Oratorio. Seguirà la celebrazione della Messa e gli auguri del Padre Guardiano e del Priore che chiuderanno la notte di preghiera. La Confraternita dei Flagellanti, o Battuti o Incappucciati della santissima Trinità di Loreo rimane una delle rare confraternite ancora vive nel nord Italia. Gli iscritti provengono ancora un po’ da tutta Italia ed il momento più sentito è proprio la Veglia annuale di sabato prossimo. Lo scorso anno i confratelli hanno celebrato il 400° anniversario dell’Oratorio con due tesi di laurea dei neodottori Enrico Bonafè e Beatrice Rizzi, con la pubblicazione di uno splendido libro e con la visita all’Arciconfraternita di S.Antonio nella Basilica del Santo a Padova. Alla confraternita sono iscritte anche numerose consorelle che tuttavia non partecipano al rito segreto né vestono il camice. Ancora oggi i confratelli partecipano attivamente alla vita delle parrocchie di appartenenza. Non svolgono vita in comune ed hanno particolarmente caro il loro camice che li accompagnerà anche sul letto di morte con una pietra sotto il capo in segno di umiltà.   (Andrea Bellato)

 

da NUOVA SCINTILLA 23 dell’8 giugno 2014