Don Giulio festeggia il 50° di sacerdozio

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Porto Viro. Operò a S. Giusto, sua “seconda casa”, per 16 anni (‘78-‘94)

Don Giulio festeggia il 50° di sacerdozio

Domenica 25 maggio don Giulio Bertazzo ha celebrato il 50° di sacerdozio a Donada. Nato a Monselice nell’aprile del 1936 (terzo di 11 figli), don Giulio studia dai salesiani ed è lì che nasce la sua scelta. Nel 1954 svolge il Noviziato ad Albarè di Costermano, frequenta il Liceo classico tra Nave, Brescia e raggiunge la Maturità scolastica al “Tito Livio” di Padova. Carattere vivace ed intraprendente si sente dire dalla mamma: “Se tu diventi prete, io sarò Papa”. Viene consacrato sacerdote nel marzo 1964 da mons. Bortignon vescovo di Padova. La predisposizione ai molteplici interessi lo faranno “viaggiare” tra Monteortone (ove risiede attualmente), Trieste, Venezia-Castello, dove conosce mons. Luciani poi Papa.

Dopo Donada svolge il suo ministero a Venezia-Cannareggio, a Conegliano, a Verona e nel 1999 ritorna a Monteortone e scrive: “Sono felice perché il lavoro non manca” e aggiunge il parroco salesiano di Scalon don Agostino: “Animato dalla grinta che sempre conserva”. Don Giulio arriva a Donada nel 1978 inviato dai Salesiani su richiesta del vescovo Sennen Corrà e del parroco di allora don Aldo Marangoni. Dirà: “Noi salesiani siamo arrivati senza un progetto preciso e perciò non è stato subito facile inserirci”. Tutto viene superato con l’intervento del vescovo Magarotto e con l’affido ai salesiani della parrocchia di Scalon. Chiarite le cose ora don Giulio Bertazzo si può considerare, ed è considerato, “cittadino onorario” di Porto Viro. Tanto da invitare i suoi ragazzi ed i collaboratori a ripetere lo slogan (da lui inventato): “Il Centro San Giusto, la mia seconda casa”. È arrivato nel 1978 e i suoi Superiori lo hanno trasferito nel 1994 ma anche ora ripete a se stesso: “San Giusto è la mia seconda casa”. Il Centro si è arricchito di molte strutture ed ora gode di stima e “professionalità” nel campo dell’azione educativa e religiosa ed è aperto a tante iniziative culturali. Donada domenica 25 maggio ha accolto don Giulio commossa e festante con la concelebrazione con il salesiano don Carlo ed il parroco don Renato. Nell’omelia don Giulio sintetizza: “Il senso della vita sta nei 10 comandamenti perché Dio conoscono il cuore degli uomini ed essi sono esperienza di amore che fa superare ogni crisi”. Poi l’assalto dei presenti in sagrestia per un saluto e tanti complimenti.   (Francesco Ferro)

 

da NUOVA SCINTILLA 22 del 1° giugno 2014