“è stato risuscitato, come aveva detto”

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PAROLA DI DIO / Pasqua di Risurrezione (del vescovo Adriano)

è stato risuscitato, come aveva detto”

Gesù “Vivente e Signore della vita”

Letture: Atti 10,34.37-43; Col 3,1-4; Gv 20,1-9

Il racconto della Passione di Gesù in Matteo si conclude con la gran pietra rotolata sulla porta del sepolcro, sotto gli occhi di Maria di Magdala e dell’altra Maria. L’evangelista Matteo fa però un’aggiunta tutta sua: i Giudei l’indomani mattina chiedono a Pilato che il sepolcro sia vigilato, perché nessuno venisse a rubare il corpo di Gesù per affermare poi che era risuscitato, dato che avevano sentito dire che Gesù sarebbe risuscitato al terzo giorno. Solitamente nei primi giorni dopo la morte si andava spesso al sepolcro a far visita al morto. La storia di Gesù doveva finire con quella grande

pietra rotolata sulla porta del sepolcro. Ma ecco che all’azione dell’uomo che rotola la pietra per chiudere il sepolcro, Matteo contrappone l’azione di Dio che rotola la pietra, ma per aprire il sepolcro! L’azione divina è significata dal terremoto e il suo senso è offerto dall’angelo che orienta le donne a capire l’evento del sepolcro vuoto nella giusta direzione: “Non è qui. è risorto”. La missione ora delle donne, e poi dei discepoli, sarà proprio questa: “Andate a dire: è risorto dai morti”. Bisogna che ora ritornino là dove essi lo avevano incontrato, in Galilea. Ecco il messaggio di Pasqua. Ma dopo il messaggio segue l’incontro: “Gesù venne loro incontro… esse si avvicinarono, gli afferrarono i piedi e si prostrarono dinanzi a lui”. La risurrezione di Gesù dai morti, unitamente alla sua morte in croce per noi e alle apparizioni ai suoi, costituisce il nucleo centrale del messaggio cristiano. è il punto di arrivo della vita e missione di Gesù, è il punto di partenza della vita e della missione della Chiesa, è il punto-luce a partire dal quale si comprende tutta la vicenda di Gesù di Nazaret, Figlio di Dio e nostro Salvatore.

I Giudei e con loro le guardie prezzolate si spaventano, negano e annunciano il contrario mentre le donne e i discepoli si stupiscono, credono e gioiscono. è l’atteggiamento di apertura di fronte all’inattesa azione di Dio che permette loro di incontrare Gesù, di esperimentarlo vivente e di riconoscerlo e annunciarlo come loro Signore. Pasqua è la festa dell’amore che vince l’odio, della Vita oltre la morte, del nuovo modo di vivere la vita presente. Il Signore della vita è vivo. (+ Adriano Tessarollo)

 

da NUOVA SCINTILLA 16 del 20 aprile 2014