Il papa della gente

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ROSOLINA. “Un anno con Francesco”: gradito intervento di Agasso jr.

Il papa della gente

Ormai non vi è luogo che – nel nome di Papa Francesco – non si riempia, quasi una succursale di piazza San Pietro. Ne ha fatto esperienza anche la chiesa parrocchiale di Rosolina, divenuta per una sera sede di conferenza. Per il 27 febbraio, era programmato un incontro dal titolo “Un anno con Francesco, il papa della gente”. Il relatore doveva essere Andrea Tornielli, vaticanista del quotidiano La Stampa, ben noto in diocesi – oltre che per la sua grande professionalità – per le sue origini chioggiotte che egli rinverdisce accettando spesso di ritornare per incontri e conferenze, e che la popolazione contraccambia con una presenza numerosa ed affettuosa. Una malaugurata indisposizione, però, gli ha impedito di poter

essere a Rosolina. In sua vece ha mandato Domenico Agasso Jr, suo stretto collaboratore, che cura per La Stampa il sito “Vatican Insider”, ha al suo attivo numerose pubblicazioni e può già vantare un curriculum di tutto rispetto: collaborazioni con il Sole 24 Ore, Famiglia Cristiana, edizioni San Paolo, Effatà ed altro.

È giovane, Domenico; ma è preparato, sciolto nell’esporre, documentato: in fondo, è cresciuto a pane e giornalismo cattolico con l’omonimo nonno, Domenico Agasso Sr. Naturalmente, è favorito dalla “materia prima”, quel Papa Francesco che – al solo nominarlo – raccoglie persone in numero sempre crescente. E Domenico di questa materia vive e si nutre. Il pubblico arriva – oltre che da Rosolina – dalle parrocchie del Vicariato di Loreo, ma non solo. E la voglia di sentir parlare di Papa Francesco traspare dagli occhi attenti, dal sorriso sulle labbra, dai cenni di assenso del capo, dal silenzio dovuto non solo al luogo sacro. Si parla naturalmente del nuovo stile del Papa, del suo linguaggio che parla alle persone prima che al “Palazzo”, del suo costante richiamo alla tenerezza e della misericordia di Dio, di una pastorale che è profondamente orientata ai poveri e alle periferie dell’esistenza, persino di quel nome e di quel vestiario. Ma si parla anche dei suoi atti di governo, della scelta dei collaboratori, dell’autorità morale che esercita a livello internazionale (chi non ricorda l’appello decisivo contro la guerra in Siria?).

Ma se domani o posdomani invitassimo un altro bravo oratore a parlarci di Papa Francesco, beh, la sala – o la chiesa, non farebbe differenza – sarebbe ugualmente gremita, potete scommetterci! Il fatto è che, per parafrasare il primo dei Papi: Da chi andremo? Solo qui troviamo parole che non passano…. (Orazio Bertaglia)

 

da NUOVA SCINTILLA 11 del 16 marzo 2014