“Ai piedi di Nostra Signora…”

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PORTO VIRO. Pellegrinaggio a Chiampo

“Ai piedi di Nostra Signora…”

Domenica 16 febbraio, un gruppo di pellegrini di varie comunità parrocchiali, diocesane e non, è partito da Porto Viro per condividere un intenso pomeriggio di preghiera e di comunione presso il Santuario francescano di Chiampo. Il Santuario, come ci ha spiegato fra’ Daniele quando ci ha accolti al nostro arrivo, fu costruito da fra’ Claudio Granzotto, inviato dai suoi superiori alla grotta della Madonna di Lourdes (Francia), per “prendere come modello quel santuario”. È sorprendente osservare il fatto che fra’ Claudio sia ritornato da Lourdes senza alcun

progetto, senza neppure una foto, deludendo così i suoi superiori. Interrogato sulla sua attività a Lourdes, rispose: “Non sono stato là per fare un progetto, ma per pregare”. È interessante il fatto che a fra’ Claudio sia rimasta impressa nella mente la Grotta di Francia, che poi rappresentò fedelmente, “senza alcuno schizzo” a Chiampo. Il luogo sacro, costruito e benedetto il 19 settembre 1935, è diventato un’importante meta di pellegrinaggi per moltissimi fedeli. Pare si siano avverate le parole del Beato Claudio che, al tempo della costruzione, affermava: “Questa grotta diventerà un luogo di preghiera e qui verrà molta gente”. Molti i momenti significativi del nostro pellegrinaggio: la celebrazione della “Via Crucis”; la partecipazione alla celebrazione eucaristica concelebrata da don Mario Bruson nella nuova chiesa intitolata al Beato Claudio dove si può ammirare un grande mosaico nel presbiterio in cui colpisce il flusso di luce e grazia della mano del Padre che scende sul Figlio risorto… questa è la vittoria della vita di Dio, non esiste la possibilità di uccidere l’amore di Dio, l’opera è stata realizzata da p. Marko Rupnik, con i suoi collaboratori del “Centro Aletti” di Roma in pochissimo tempo; successivamente la preghiera presso il Crocifisso ligneo (alto 12,66 metri) opera realizzata da Amedeo Balzan, uno scultore di Crespino (RO) il quale la voleva donare alla Cina come simbolo di apertura al cristianesimo del terzo millennio. Ciò non fu possibile e allora lo scultore decise di donarla appunto al Santuario mariano di Chiampo. La grandezza del Cristo annuncia la grandezza di Dio, che fa “grandi cose” nella vita di chi si affida a Lui. La posizione coricata della scultura è messaggio di vicinanza: Dio è grande, ma ci è vicino e si fa nostro compagno di viaggio. Le ciglia sono disegnate con i capelli dei nipoti dello scultore. La mano destra è protesa in segno di benedizione per ogni pellegrino che sosterà al suo fianco. Un’opera imponente! Ringraziamo tutte le persone che hanno partecipato, in modo particolare i bambini, le suore della comunità parrocchiale di Mesola, don Mario Bruson e l’organizzatore Giancarlo Mancin, ma anche i padri francescani che ci hanno ricevuti con molto affetto e simpatia, specialmente fra’ Daniele che ci ha illustrato la storia del Santuario. Prossimo appuntamento domenicale come pomeriggio di fede e preghiera sarà il 30 marzo 2014 con meta il Santuario della Regina dell’Amore di Schio e il Santuario di Beata Giuseppina Bakhita. Per info rivolgersi allo 3400612042 Giancarlo. (G. B.)

 

 

 

da NUOVA SCINTILLA 8 del 23 febbraio 2014