Più di mille ragazzi hanno incontrato don Bosco

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DON BOSCO A CHIOGGIA. Tante visite alla Mostra “Un cuore che ama è un cuore che educa” allestita in Cattedrale

Più di mille ragazzi hanno incontrato don Bosco

“Don Bosco è qui”. Don Bosco è stato con noi un giorno a Chioggia, ci ha fatto visita e noi siamo stati in compagnia con lui. Abbiamo vissuto momenti intensi e tutta la Città lo ha accolto con grande calore e affetto. Per prepararci all’evento della sua venuta a Chioggia in preparazione del bicentenario della sua nascita il 16 agosto 2015, abbiamo allestito una mostra in Cattedrale dal 16 al 30 novembre. Con questa mostra si volevano indicare ed evidenziare le caratteristiche educative di don Bosco attraverso il cosiddetto “criterio oratoriano” ovvero attraverso 4 parole chiave (casa, scuola, parrocchia, cortile) concretizzazione di 4 azioni (accogliere, educare, evangelizzare, incontrare). La mostra era composta di 17 pannelli nei quali il testo era arricchito da citazioni

delle “Memorie di don Bosco” e delle “Memorie dell’Oratorio” oltre che da un suggestivo apparato fotografico della storia dei Salesiani a Chioggia. Quanti si sono rivisti nelle foto, quanti hanno ricordato i giri in giostra, le partite, il doposcuola e il “paparoto”. In questo periodo è stata visitata da più di 1.000 ragazzi, da 14 classi delle nostre scuole di Chioggia e Sottomarina e da 28 gruppi di catechismo, accompagnati da insegnanti, catechisti e genitori. Due testimonianze possono sintetizzare la bellezza e la concretezza di questa esperienza. “L’oratorio è don Bosco” ha lasciato scritto un giovane sul quaderno della mostra. Una ragazzina di quarta elementare è tornata a casa dopo la visita e ha detto alla mamma: “Mamma, ho conosciuto e incontrato don Bosco”. “E dove l’hai incontrato?” ha chiesto la mamma. “In Cattedrale alla mostra”. “Chi era don Bosco?” ancora la mamma. E la ragazzina con grande semplicità e spontaneità ha risposto: “Era un ragazzino eccezionale: equilibrista, giocoliere e aiutava i suoi amici, anche a studiare. Era un giovane grande nei suoi impegni quotidiani ed era un sacerdote santo. E ho capito anche cos’è la santità: basta fare bene i propri impegni quotidiani vivendo, come ha fatto San Domenico Savio, l’allegria, la preghiera e lo studio. E per fare questo basta prendere la medicina (il Rosario) che ci ha dato Papa Francesco e che fa bene al cuore prendendola ogni giorno. Ma la guida ci ha fatto lo sconto e ci ha detto di dire due Ave Maria al giorno, al mattino quando ci alziamo e alla sera quando andiamo a letto”. La mamma era stupita e contenta di questo racconto della figlioletta. Ma vediamo cosa hanno lasciato scritto alcuni visitatori dopo la visita alla mostra: preghiere, ringraziamenti, riflessioni. Ecco alcune di queste. “Caro don Bosco, ti affidiamo i nostri giovani e ragazzi”. “Grazie don Bosco perché ci guardi sempre”. “Questo è don Bosco!”. “Grazie don Bosco per quello che mi hai dato”. “Ti ringrazio don Bosco, fa allietare il cuore e il canto di una mamma tutti i giorni, ti invoco io attraverso la sua testimonianza. Ti sono grata per quello che hai lasciato nel cuore di molti, me compresa. Aiutami tanto con un congiunto. Grazie e ancora grazie”. “Grazie don Bosco per aver amato i miei genitori nella loro vita. Grazie per tutto l’amore e il bene che ci hai donato”. “Don Bosco aiuta sempre i poveri”. “Grazie don Bosco per la presenza dei tuoi confratelli in città”. “Ieri don Bosco era presente e vivo tra noi”. “Buon cammino a tutti i ragazzi che seguono i tuoi insegnamenti”. Grazie per essere dono di Dio a tutti noi”. “Non ti ho incontrato ma so che tu sei entrato nella mia storia. Ti affido i miei ragazzi, la mia famiglia”. “Grazie don Bosco per il bene che hai “seminato” e che continui a seminare. Accompagna tanti giovani che vivono nella fatica. Grazie di cuore!”. “Un grazie cordiale a tutti quelli che si sono prodigati per questa mostra veramente fondamentale per comprendere il valore della breve sosta delle Reliquie di San Giovanni Bosco e per riscoprire il grande tesoro dell’opera dei Salesiani nel mondo e qui a Chioggia. Quanti motivi per noi presbiteri per capire oggi ciò che costituiscono i punti fermi per la pastorale dei e tra i giovani. Sembra a volte ci si lasci velare dalla paura di parlare di Dio, di Gesù, di preghiera, di ritiri spirituali, ecc. Personalmente sono molto grato ai Salesiani per la loro indefessa opera qui a Chioggia. Grazie cari Salesiani, lasciatevi guidare sempre dallo spirito di don Bosco Padre e Maestro dei giovani ancora oggi”. È stata proprio una bella occasione di incontro, di crescita e di cammino in compagnia con Don Bosco. (P. Bellemo)

 

 

da NUOVA SCINTILLA 46 dell’8 dicembre 2013