A Porto Viro una “Idea V.A.S.T.A.”

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TITOLI MINORI. Si apre struttura per minori e disabili con l’appoggio della diocesi e di vari enti

A Porto Viro una “Idea V.A.S.T.A.”

“Idea V.A.S.T.A”, questo lo slogan che la cooperativa “Titoli Minori” ha scelto per l’inaugurazione della nuova comunità per minori e disabili di Porto Viro. Questo sabato 19 ottobre, alle ore 10.30, presso il teatro dell’oratorio San Giusto si inaugurerà la struttura del progettò ‘Si può fare’.

Idea Vasta perché?

Perché si vuole attraverso i sensi sensibilizzare all’accoglienza.

Vedere, ascoltare, sentire, toccare e assaporare l’accoglienza sarà il leit motiv della giornata.

 

Si inizierà alle 10.30 in teatro con una serie di testimonianze, video e riflessioni accompagnati dal mediatore prof. Turchi dell’Università di Padova che accompagnerà i presenti nel percorso delle varie testimonianze.

La giornata si concluderà nella sede della comunità, in via Salvo d’Acquisto, con un ricco buffet, preparato dai ragazzi disabili del progetto Gust-Abile della cooperativa.

Saranno presenti tutte le associazioni e gli enti che hanno contribuito a vario titolo alla realizzazione dell’opera: l’Associazione “Orcio di Elia” della Diocesi di Chioggia, Consvipo-Adriatic lng, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione “Enel Cuore” e Caritas Italiana, il sindaco del comune di Porto Viro Geremia Gennari, l’assessore al sociale Nicola Marinelli, il direttore generale Asl 19 dott. Pietro Girardi, la presidente della conferenza dei sindaci Asl 19 prof.ssa Marina Bovolenta.

Il vescovo della Diocesi mons. Adriano Tessarollo, che ha sostenuto i protagonisti nelle varie tappe di questo progetto, al termine dell’inaugurazione benedirà la struttura.

“Si può fare”: questo il nome del progetto nella sua globalità, un progetto di accoglienza e integrazione che avrà sede in Porto Viro, nella struttura in via Salvo d’Acquisto; al primo piano ‘In-Patto’, una comunità residenziale di tipo familiare destinata a 6 minori per i quali si è reso necessario l’allontanamento dal nucleo familiare, gestita da un’equipe di educatori professionali; al piano terra un appartamento che sarà, dal lunedì al venerdì, un centro diurno per ragazzi che vivono situazioni a rischio di devianza e marginalità, mentre il sabato e la domenica lo stesso sarà dedicato a esperienze di vita indipendente per ragazzi disabili seguiti dai nostri servizi.

Quindi un progetto ampio e globale, una struttura che sarà un polo educativo di integrazione, aperto al territorio e a varie forme di collaborazione.

Una casa tra le case che ci renderà tutti consapevoli e responsabili verso situazioni di disagio e fragilità.

Infatti un altro aspetto importante del progetto sarà l’attività di sensibilizzazione nel territorio, tra gli oratori, le scuole e associazioni varie.

La cooperativa intende ringraziare in particolar modo l’associazione “Orcio di Elia”, associazione della diocesi di Chioggia, presieduta dal vescovo mons. Tessarollo e composta da cinque soci tra cui presbiteri e laici, che ha investito per l’acquisto della struttura, ha creduto nella cooperativa per la gestione educativa e ha fortemente voluto un luogo di accoglienza per ragazzi in difficoltà, dando esempio di come la prossimità sia nelle scelte e nel lavoro di tutti i giorni.

Un grande progetto, un lavoro di rete, un insieme di idee e obiettivi che prenderanno forma nella semplicità del quotidiano.

La cittadinanza è invitata sabato 19 ottobre ore 10.30 presso il teatro San Giusto a Porto Viro, per condividere, assieme ai soci e agli operatori della Cooperativa “Titoli Minori”, i valori dell’educazione e dell’accoglienza verso chi è più fragile e solo e verso chi è costretto a sentirsi ‘clandestino’ anche in terra propria”. (Valeria T.)

 

 

 

da NUOVA SCINTILLA 39 del 20 ottobre 2013