Carissimo don Aldo

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Cavarzere. Festa a sorpresa per il 60° anniversario di sacerdozio

Carissimo don Aldo

Carissimo don Aldo, come ogni giorno, assieme a don Mario Romanato, sabato scorso 28 settembre sei venuto in duomo alle 18, per recitare il Santo Rosario, e a concelebrare alla messa delle 18.30. Al tuo arrivo in sacrestia, però, la presenza di qualche sacerdote in più ti ha fatto pensare a qualcosa di particolare, poi l’arrivo del vicario generale, mons. Zenna, e addirittura del vescovo! E tutti ti si sono avvicinati per complimentarsi, per augurarti “ad multos annos”. Anche un bambino piccolo si è avvicinato con una borsa dalla quale con grande emozione ha tirato fuori una coppa con la targhetta “60° anniversario”. Eh sì carissimo don Aldo, in questa S. Messa abbiamo voluto ringraziare il Signore per il dono dei tuoi 60 anni

di ordinazione sacerdotale. Il vescovo, con grande sorpresa di noi tutti, non ha voluto mancare a questo tuo importante traguardo. L’arciprete di san Mauro, presentandoti gli auguri in nome di tutta la comunità presbiterale di Cavarzere, e della comunità cristiana cui presti ancora un prezioso servizio, ha sottolineato la fausta coincidenza dell’inizio delle festività per l’anno mauriano proprio con la tua festa. Il vescovo, nell’omelia, rivolgendosi in particolare a te, dopo aver commentato la parabola del ricco epulone, prendendo spunto dalla prima lettera di S. Paolo a Timoteo ti ha detto “Tu, uomo di Dio, tendi alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza. Combatti la buona battaglia della fede!”. Subito a noi è venuta alla mente la battuta che don Arturo ogni giorno scherzosamente, durante i pasti, ti rivolge “Un Santo!”.

Certo, condividendo la cena tutti assieme, ci hai raccontato questi lunghi 60 anni: Ca’ Bianca, Cattedrale-San Francesco, Cavanella d’Adige, Donada, SS. Trinità, Fornaci, ed infine San Mauro e la Casa del Clero “Madonna del Cenacolo”. Qui hai deciso di passare gli anni dell’anzianità, anni che dedichi alla preghiera, allo studio, all’affidarti alla Vergine Maria, che senti come vera Madre sempre vicina. Sono stati anni intensi, anni non sempre facili, ma in cui non è mancata la tua fedeltà alla chiamata che il Signore ti ha rivolto: “Vieni e seguimi”.

È stato un bel momento di comunione, di simpatia, il clima bello che si respira in casa del clero, anche per noi giovani, è una pausa di ristoro nelle giornate più piene. Ringraziamo davvero il Signore per aver condiviso con te questo momento di festa, di comunione e di gratitudine. Anche i sacerdoti del vicariato hanno voluto farsi presenti donandoti la pergamena con la benedizione apostolica di papa Francesco. La comunità parrocchiale, invece, ti ha omaggiato con un mazzo di fiori, che prontamente hai voluto donare all’immagine di Maria Immacolata. Sia essa il modello che sempre ti accompagna nel cammino di sequela dietro al Maestro. Altri giovani possano vedere la bellezza del sacerdozio anche dalla tua testimonianza. Facciamo nostro l’augurio che il vescovo ti ha rivolto. “Davanti a Dio, che dà la vita a tutte le cose, e a Gesù Cristo, che ha dato la sua bella testimonianza davanti a Ponzio Pilato, ti ordino di conservare senza macchia e in modo irreprensibile il comandamento, fino alla manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo” (1Tim 6, 13-14).

diacono Yacopo e tutti i sacerdoti della città di Cavarzere

(Il festeggiato, don Aldo Marangoni, a destra in ambedue le foto).

 

 

 

da NUOVA SCINTILLA 37 del 6 ottobre 2013