“Accoglietemi così come sono”

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ROSOLINA. Don Lino Mazzocco, nuovo parroco

“Accoglietemi così come sono”

Le campane che suonano a distesa, la Filarmonica “V. Bellini” che apre il corteo, i bambini della scuola Materna a porgere il primo e più gradito saluto, il sindaco e le autorità in prima linea, i volontari per il servizio d’ordine, le associazioni e un gran numero di fedeli, persino un sole insolitamente caldo e luminoso per una giornata di settembre: gli ingredienti per una bella festa ci sono tutti, a Rosolina, in quella domenica 8 settembre, per l’ingresso di don Lino Mazzocco, nominato dal vescovo Adriano nuovo

parroco della parrocchia “S. Antonio di Padova”. La chiesa, gremita in ogni ordine di posti, quasi incapace di accogliere tutti i convenuti, si predispone così ad abbracciare “il nuovo pastore”.

Porge il saluto di benvenuto – a nome di tutta la cittadinanza rosolinese – il sindaco Franco Vitale, che offre da subito collaborazione e chiede sinergie per far crescere il paese nell’armonia delle Istituzioni.

A nome del Consiglio pastorale parrocchiale, Orazio Bertaglia traccia un profilo delle caratteristiche della parrocchia, intesa come comunità di persone e concretezza delle strutture. Auspica che il rinnovo della guida della parrocchia, gli auguri del sindaco e – soprattutto – un risveglio della disponibilità e della generosità della Comunità cristiana riattizzino il fuoco che – dallo scrosciare degli applausi – sembra non mancherà.

Con la regia dell’amministratore oarrocchiale don Gastone Boscolo, che ha condotto l’interim degli ultimi mesi, si dà inizio alla solenne concelebrazione. C’è appena il tempo per il diacono Agostino De Grandis di leggere il decreto di nomina: ma tutti aspettano lui, don Lino, i suoi gesti, le prime parole, la traccia del percorso che la parrocchia attende di conoscere. “Mi ha mandato qui il Signore e la consapevolezza dei miei limiti fisici: prendiamoci reciprocamente come siamo, senza pregiudizi: il cammino comune ci farà conoscere”. Parole dirette, che non indulgono a sottintesi, a notizie di seconda mano, a dietrologie. Contano le persone ed il rapporto personale: il resto sarà frutto di un lavoro fatto insieme.

Così, quando la celebrazione termina e ci si ritrova numerosi al ‘pranzo in famiglia’, le pedine sono già disposte per la partita più bella, alla quale parteciperanno – c’è da crederci, al vedere le facce sorridenti e il desiderio di avvicinare e salutare personalmente il nuovo parroco – molti rosolinesi. Lui, il nuovo parroco, seduto al tavolo con le autorità e i confratelli che hanno voluto condividere con lui questo giorno importante, siede rilassato, distribuisce sorrisi e battute, accetta foto di gruppo e raccoglie le prime richieste e le prime confidenze.

Intanto, ha già pronta la bici alla soglia della canonica e mi dice: “Domattina passo alla scuola materna a salutare i bambini: ci si vede lì?”. Signori, in carrozza: si parte! (O. B.)

Nelle foto: alcuni momenti dell’ingresso.

 

 

da NUOVA SCINTILLA 35 del 22 settembre 2013