Il perdon d’Assisi

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Chioggia. Le chiese “francescane”

Il perdon d’Assisi

Con il termine “Perdono d’Assisi”, si ricorda l’indulgenza plenaria che i fedeli possono lucrare dal mezzogiorno di giovedì 1° agosto sino alla mezzanotte del giorno seguente, grazie alla richiesta di S. Francesco d’Assisi rivolta a papa Onorio III. In Chioggia – sino agli anni settanta dello scorso secolo – particolarmente sentita era tale forma di devozione nella chiesa di San Francesco dentro le mura, chiamata popolarmente “delle muneghette”, in ricordo dell’antico insediamento monastico femminile nell’attiguo convento, ora sede della Polizia di Stato. Con l’occasione ricordiamo che l’Ordine dei francescani arrivò in Chioggia nel 1290. La chiesa di san Francesco fuori le mura, distrutta durante la guerra contro Genova (1378-1380),

risaliva al 1314. Dopo il conflitto, privati del monastero, i frati minori conventuali si rifugiarono provvisoriamente in città, in attesa della ricostruzione del convento, che fu ultimato nel 1434; nel 1459 i frati conventuali vennero sostituiti da una piccola comunità di frati minori osservanti (zoccolanti). La soppressione definitiva del convento avvenne nel luglio 1797 per imposizione delle autorità militari napoleoniche. L’Ordine dei frati minori cappuccini, nato dalla riforma del 1525, invece, grazie al proselitismo svolto dal chioggiotto fra’ Paolo Barbieri già minore osservante, s’insediò presso i locali dell’antico ospedale Ca’ di Dio fuori le mura nel 1585 – attualmente sede della civica biblioteca “C. Sabbadino” – fino alla loro definitiva soppressione, decretata dal governo napoleonico nel 1806. I cappuccini ritornarono, poi, in Chioggia, dove hanno finora costituito un punto di riflessione e meditazione cristiana – particolarmente nella celebrazione del sacramento della Confessione – nella chiesa dedicata a Sant’Antonio da Padova e a San Giovanni Battista, accanto al Cimitero cittadino. (Giorgio Aldrighetti)

Nella foto: Chioggia, chiesa di S. Francesco dentro le mura prima del recente restauro.

 

 

 

da NUOVA SCINTILLA 30 del 28 luglio 2013