Di monte in monte

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I giorni

Di monte in monte

Di monte in monte cammina tutta la nostra storia, proseguendo un percorso antico. Ci fu il monte dove Abramo imparò a donare tutto a Dio e ne ricevette in cambio un popolo numeroso come le stelle del cielo; il monte in cui Mosè incontrò Dio nel roveto ardente, ne percepì il nome immenso e fu mandato a liberare il popolo oppresso. Tanti altri monti hanno punteggiato la storia del mondo in una lunga catena, fino al giorno in cui accadde che un carisma venne ad avvolgerci come un turbine e ci trasportò sul monte di Dio. Ci sono così diventati familiari i monti del Vangelo, da quello delle beatitudini a quello della trasfigurazione, fino al monte Calvario e poi al monte dell’ascensione. La memoria risale il percorso degli incontri avvenuti ‘sul monte’, nella scoperta di un nuovo senso delle cose e nella sorpresa di uno sguardo che abbraccia tutto l’essere: come se Dio attendesse l’estate e i suoi percorsi sulle Dolomiti per chiamarci per nome e svelarci il suo volto. Su verdi costoni e su ripidi ghiaioni abbiamo percorso sentieri irti e facili, a volte smarrendo la strada in alto e in basso, e arrivando poi in vetta a godere il panorama che ci attendeva.

 

Con una compagnia di ragazzi, con gruppi di famiglie, con giovani e giovanetti, in una moltitudine raccolta da varie comunità e nei gruppetti che ardivano percorrere le alte vie fino al rifugio e al bivacco, la montagna svelava la bellezza e introduceva a scoprire il mistero. Finalmente siamo giunti a questo ultimo monte, così semplice da salire e così splendido da vedere nell’ampio panorama che sale fino al biancore della Marmolada.Veniamo accompagnati da un’amicizia discreta e intensa, dentro la quale si svela di giorno in giorno, di gesto in gesto, la Presenza che ci apre la strada. Siamo tornati a celebrare l’Eucaristia in questa immensa cattedrale innalzata dal Creatore con le rocce imponenti e le nevi eterne, da dove scende il vento che scompiglia i capelli e rinnova la nostra giovinezza. Come gli ebrei nel cammino di liberazione dei quaranta anni e anche come i bambini che ascoltato attoniti le parole del Vangelo che parlano di loro, avremo anche noi occhi per vedere, orecchi per sentire, narici per odorare, mani per toccare tutto il grande bene che ci viene donato? “Hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai mostrate ai piccoli”, annuncia il Vangelo di giornata. Vorremmo continuare a percorrere insieme il monte di Dio. (don Angelo)

 

 

da NUOVA SCINTILLA 30 del 28 luglio 2013