La strada delle vacanze

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I giorni

La strada delle vacanze

Che cosa accade quando la densa cortina di impegni e di attività si sfoltisce e le ore si sgombrano di programmazioni e di chiamate? È come quando la nebbia si dirada e riappare il panorama di alberi e strade e orizzonte. Non vedi più solo a due metri dal naso, ma ritrovi contorni e prospettive. Nei mesi in cui non fai in tempo a portare a termine una questione che ne incombe subito un’altra, la cosa particolare rischia di possederti con il suo peso o il suo slancio; rischi di smarrire o quanto meno di non considerare lo scopo di ogni azione e l’amore che ne è origine e compimento. Quando il panorama si chiarisce, hai tempo e modo di considerare il perché delle cose, e si schiarisce il Volto che ti attrae. Il tempo dell’estate vive di questa grazia: per un prete, ma anche per qualsiasi cristiano e qualsiasi persona.

Accadono anche fatti che riaccendono le luci. In controtendenza con le porte serrate di tante chiese, apre un tempietto pulito nella sua spoglia linea gotica, e vi sovrasta un Crocifisso che si fa guardare in tutte le ore del giorno. Partono i ragazzi per l’avventura della ‘vacanzina in montagna’ che li consegna alla novità della scoperta; partono le famiglie in cerca di riposo e di comunione. Proseguono nelle parrocchie le attività, i giochi, i canti, i ‘lavoretti’ che prendono il corpo e l’anima di centinaia di ragazzi. C’è tempo per indugiare in un dialogo senza fretta con chi cerca la verità e la vita, e domanda la Presenza che sostiene, o viene data l’occasione di ascoltare il racconto di un pellegrinaggio straordinario, dove preghiera e carità hanno aperto la strada della fede ritrovata. Nel tempo più largo dell’estate anche la preghiera, o la messa, o il vangelo, o l’omelia, o l’incontro, non sono più solo un impegno da preparare o una mansione da svolgere, ma introducono più semplicemente al contenuto che li costituisce; senza fretta veniamo condotti per mano – come Gesù con i discepoli di Emmaus – a capire e ad amare il Mistero in azione nel mondo. Si aggiunge di giorno in giorno una grazia inattesa: le fulminanti omelie e i gesti di Papa Francesco, che attualizzano la Parola attraverso volti, immagini, iniziative inusitate; a Santa Marta o a Lampedusa e presto a Rio de Janeiro, ci raggiungono fresche di giornata. La vera vacanza – d’estate e in tutte le stagioni dell’anno e della vita – ci introduce al cuore delle cose, dove abita il Dio amico e salvatore. (don Angelo)

 

 

da NUOVA SCINTILLA 29 del 21 luglio 2013