Due vite rinnovate dalla fede

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Il Fondaco – Chioggia Incontra. Primo talk-show, ospiti Brosio e Giacomoni con la Alazraki

Due vite rinnovate dalla fede 

Il primo appuntamento della serie di incontri organizzati da “Il Fondaco” di Chioggia ha superato le aspettative degli organizzatori. Il talk-show dal titolo “La mia vita nuova – La dinamica della conoscenza” ha incuriosito molto i nostri concittadini, tanto che domenica scorsa 26 maggio la grande sala del centro congressi Kursaal di Sottomarina era quasi piena. A tenere le redini della conversazione ha pensato la giornalista Valentina Alazraki, mentre i giornalisti Paolo Brosio e Silvia Giacomoni hanno raccontato la loro esperienza di conversione alla fede cattolica. Anche se il risultato del cambiamento di vita dei due giornalisti è il medesimo, il percorso con il quale tale esito è stato raggiunto è molto diverso. La Giacomoni ha cominciato descrivendo il primo incontro con il card. Martini durante una conferenza

stampa. Sarà lui l’uomo che la farà avvicinare alla fede. L’ha descritto come un bell’uomo, alto, biondo, occhi azzurri che ti fotografavano, ma che non sembrava per nulla abituato a indossare l’abito talare. “Era un piacere intervistare il card. Martini, e alla prima intervista rimasi stupita della sua profonda cultura. Anche se cominciavo a conoscerlo sempre di più grazie a varie interviste che gli facevo, avevo sempre nuove domande da porgli e lui rispondeva sempre con piacere; anche alle lettere che gli inviavo”. La giornalista ha spiegato che la sua famiglia era anticlericale e di tradizione mazziniana. Decisiva fu l’intervista che la giornalista fece a Martini per “Micromega”, quando il cardinale le disse che voleva trasferirsi a Gerusalemme. Il distacco dal card. Martini le causò un vuoto dentro. Capì che la sua presenza la avvicinava al Signore, e che senza di lui non si sentiva più bene. Così cominciò a leggere la bibbia e da allora non ha più smesso, tanto da portarla a diventare una “traduttrice” della stessa, fino a pubblicarne alcuni libri per i bambini. La Giacomoni ci tiene a precisare che questo cambiamento, questo avvicinarsi alla fede cattolica, non l’ha cambiata caratterialmente: “Il mio è stato un cambiamento esistenziale profondo, non un cambiamento di tipo caratteriale. Ad esempio non è cambiato il mio modo di rapportarmi con le persone”. Le dà pure fastidio la parola “conversione”, perché secondo la sua opinione una conversione non è un processo che avviene da un giorno all’altro o comunque in poco tempo, ma una cosa che accade gradualmente, diversamente da quanto riteneva l’altro ospite, Paolo Brosio. Egli infatti è convinto che per avvicinarsi alla fede, per capire a pieno l’amore di Dio, bisogna prima conoscere la sofferenza. La storia di Brosio è ben diversa da quella della Giacomoni, per lui la conversione è stata quasi un “ritorno” alla fede cattolica. Fin da piccolo ha ricevuto un’educazione cristiana grazie alla madre. Ha trascorso molto tempo in oratorio, dove ha imparato a giocare a pallone, e la domenica mattina in chiesa faceva il chierichetto. Con il passare degli anni ha cominciato a coltivare sempre più la passione per il giornalismo che poi è diventato la sua professione. Poi è arrivato il successo in tv con le varie trasmissioni televisive. “Da quel momento – ha detto – ho perso completamente Dio. Il mio Dio era lo share televisivo, pensavo solamente a guadagnare. E ‘sfortunatamente’ ogni cosa che facevo in tv andava bene. Non pregavo più, ma per fortuna mia mamma non ha mai smesso di pregare per me”. Poi per il giornalista c’è stato il tracollo. A causa della sua vita sregolata, dominata dagli eccessi, è stato – lui ritiene – “punito” da Dio. Nel giro di poco tempo il giornalista ha perso suo padre, la sua attività e si è separato dalla moglie. “Ero distrutto, sono stato umiliato. A cosa mi servivano soldi e notorietà. Di fronte alla morte di mio padre mi sono reso conto di quanto fossero futili le cose che avevo guadagnato in questi anni: soldi e fama. Il successo è niente se non hai Dio accanto a te”. Ma a quel punto qualcosa è cambiato nella vita di Brosio. Una voce, la voce della Madonna, l’ha invitato a smetterla di vivere così. “Ringrazio Dio per avermi fatto capire cos’è il vero dolore. Questo mi ha permesso di ricominciare correttamente”. Durante il suo racconto, il giornalista era visibilmente commosso e il pubblico l’ha più volte sostenuto con applausi. Brosio ha terminato il suo racconto invitando la gente a pregare e a convertirsi e ha chiesto a Dio la forza per continuare a raccontare la sua esperienza, anche se questa è molto dolorosa, al fine di aiutare chi come lui sta passando momenti terribili.

Due percorsi di conversione quindi molto differenti che hanno portato a piccoli battibecchi tra i due ospiti durante il talk-show. L’unica cosa che queste due storie hanno in comune è che la conversione ha messo sottosopra la vita dei due giornalisti. Entrambe le testimonianze però ci danno speranza, ci insegnano che ognuno di noi ha la possibilità di ricominciare da capo abbracciando l’amore di Dio. A fine serata ai due ospiti sono stati offerti degli omaggi da parte de “Il Fondaco” ed entrambi si sono fermati per scambiare qualche parola col pubblico. Brosio si è intrattenuto un po’ di più per finire di firmare le copie del suo ultimo libro, “Nella Terra delle Meraviglie”.

Secondo appuntamento questo venerdì 31 maggio, ore 21 all’Auditorium S. Nicolò, sul tema “Para Olimpiadi e Olimpiadi insegnano” con Sandra Truccolo (medaglia d’oro paraolimpica, arco), Daniele Scarpa (medaglia d’oro olimpica, canoa), Federica Fornasiero (allenatrice di nuoto), Bruno Pizzul e l’arcivescovo mons. De Antoni.   (Nicolò Signoretto)

 

 

da NUOVA SCINTILLA 22 del 2 giugno 2013