Tornielli presenta il suo libro su papa Francesco

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Unità pastorale di San Martino e Madonna di Lourdes

Tornielli presenta il suo libro su papa Francesco

Il teatro san Martino è pieno. Del resto Andrea Tornielli ci ha abituato nei suoi ritorni a casa a richiamare tanti uditori. Ma stavolta il pienone è giustificato dal tema della serata: la presentazione della figura di papa Francesco in occasione dell’uscita del suo ultimo libro “Jorge Mario Bergoglio. Francesco Insieme” per le edizioni di Piemme.

Ha organizzato l’evento l’Unità Pastorale San Martino e Madonna di Lourdes in collaborazione con i vicariati di Sottomarina e Chioggia-Pellestrina.

Introducendo, il parroco don Lino ha ricordato di essere stato per il relatore in qualche modo tramite della conoscenza della realtà della chiesa in America Latina quando Andrea è stato suo ospite per un mese ad Asuncion in Paraguay, dove don Lino ha trascorso un lungo periodo di “missione”.

 

Papa Francesco fin dal suo primo apparire ha creato e continua a creare simpatia e curiosità col suo modo di porsi. L’intervento di Tornielli ha aiutato ad approfondire questa novità, che tanto colpisce. Il racconto di molti episodi e aneddoti della sua vita hanno contribuito a focalizzare la personalità del papa e a far giustizia di letture riduttive della sua figura.

Papa Francesco nella sua vita in Vaticano in qualche modo continua il modo di vivere come arcivescovo a Buenos Aires, dove aveva a sua disposizione una sola stanza. È una scelta radicale: quella del Vangelo. La sua povertà non è una posizione ma la condivisione coi poveri: non pauperismo, ma Vangelo.

È significativo mettere accanto il gesto finale del pontificato di Benedetto XVI con l’inizio del pontificato di Francesco. C’è una sintonia profonda, fondata nella fede in Gesù Cristo, tra il realismo di Benedetto XVI, che con il suo gesto ha ricordato al mondo che la Chiesa è di Cristo, e l’umile realismo di papa Francesco, che fin dalle prime mosse, con gesti semplici, comprensibili per chiunque, è riuscito a comunicare dove fissa il suo sguardo: «Vi chiedo che voi preghiate il Signore perché mi benedica» ha detto nel suo primo incontro con la gente, appena eletto papa.

Tornielli ha evidenziato l’origine famigliare della sua cultura. Si spiega così il ripetuto riferimento all’”insegnamento” della nonna.

Il relatore ha sottolineato come non siano adeguate le categorie di progressismo e conservatorismo per spiegare le sue scelte e le sue parole: è piuttosto la fedeltà al Vangelo a mettere luce su tutto.

Tra i tanti episodi raccontati da Tornielli e che trovano un maggiore riscontro nel libro pongo l’attenzione su due.

Aveva 17 anni; nell’attesa di incontrare per un pomeriggio insieme alcuni amici, tra cui una ragazzina a cui aveva intenzione in quel giorno di “dichiararsi”, passando vicino ad una chiesa va a confessarsi e ne esce cosciente di essere chiamato a diventare sacerdote.

L’altro episodio è questo: era vescovo ausiliare di Buenos Aires e doveva prendere il treno per tenere un corso di esercizi. Passa in cattedrale per una preghiera e un giovane, che appariva psichicamente fragile, gli chiede di confessarlo. Lui, pensando al treno che stava per partire, dice al giovane che sarebbe arrivato un altro sacerdote. Ma, fatto qualche passo, torna indietro e lo confessa. Il giorno dopo sentirà il bisogno di confessarsi lui prima di dire la messa per quell’attimo di incertezza. Francesco richiama sempre e chiunque alla misericordia; ma tanto è l’abbraccio all’altro, a chiunque, quanto è ligio con se stesso. Alla fine è stato data la possibilità al pubblico di porre domande: la maggior parte sono state di chiarificazione su alcune questioni sollevate dai media: il rapporto di Bergoglio con la teologia della liberazione, il coinvolgimento con la dittatura di Videla e col potere argentino attuale. Sempre lucido e documentato Tornielli che, dopo la conclusione dell’incontro, si è fermato a segnare con la firma e la dedica i libri che diversi dei presenti avevano acquistato.   (L. B.)

 

 

Papa Francesco

Prologo. “Viene da una terra lontana

per continuare il cammino

annunciato da nostro Signore a Pietro:

Colui che ha le chiavi

del Regno dei cieli”.

“El sso soriso d’amore

el benedisse tut’el mondo

con l’aiuto del Signore.

El sso sguardo consolatore

conforta la fede

e ogni dolore

e dona la pace

ad ogni cuore”.

Mario Naia – Donada di Porto Viro. Aprile 2013

 

 

 

da NUOVA SCINTILLA 18 del 5 maggio 2013