Il mio grazie nella fede

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In ricordo di mamma Pia

Il mio grazie nella fede

A distanza oramai da un mese dalla perdita della cara mamma Pia, sento ancora forte il desiderio di dire “grazie”. Grazie ai tanti amici, alle persone sensibili e delicate che mi hanno sostenuto, ai parrocchiani delle Comunità dove presto servizio, gente buona e semplice che fin da subito mi ha favorito e sorretto con il grande conforto della preghiera già nei primi momenti di difficoltà. Rinnovo il mio filiale grazie al vescovo Adriano e al vicario generale, grazie ai confratelli preti attenti, premurosi e presenti soprattutto nell’ultimo saluto cristiano celebrato nella parrocchia nativa di Sant’Antonio di Pellestrina, grazie anche a quelle persone che nel silenzio e nel nascondimento del quotidiano hanno presentato sempre segni di grande generosità. È proprio vero che l’amicizia vista e vissuta attraverso la luce della fede diventa dono, diventa presenza di Gesù tra i suoi. Diventano vere e significative le parole del Salmo 133: “Quanto è

buono e quanto è soave che i fratelli vivano insieme”. È il Canto delle ascensioni di Davide, che spesso ripetevo nella mente, nell’animo lungo i giorni della degenza ospedaliera della cara mamma. Quanto è bello che i fratelli stiano insieme! Sono state parole di conforto e di serenità che ho trovato vive nei giorni di dura prova, parole che si sono rese vere attraverso il sostegno di tanti amici di un tempo e di quelli che la storia della mia vita sacerdotale mi ha fatto incontrare in questi anni di ministero e che desidero nuovamente ringraziare con tanta cordialità. Certo sono stati proprio loro gli amici, i fratelli che mi hanno aiutato e sostenuto in questo intenso e faticoso percorso di vita; la compagnia di amici che il Signore ha riservato per me. Il mio grazie oggi diventa lode e preghiera davanti a tutti, diventa atto di fede, perché la mia vita è stata toccata da questa grazia, questa dolce sensazione, di aver condiviso, pur nel dramma del dolore, una fede e uno stile di vita insieme a degli amici: di vivere come “un cuor solo … e un’anima sola” insieme al grande amico e compagno di viaggio, Cristo Gesù, Lui che ancora oggi continua per tutti noi ad offrirci la sua amicizia, la sua compagnia lungo il corso della nostra vita. Semplicemente grazie. (don Andrea Rosada)

 

 

da NUOVA SCINTILLA 9 del 3 marzo 2013