Progetta con Dio… Abita il futuro

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Convegno nazionale. Le vocazioni segno di Speranza fondata sulla Fede

Progetta con Dio… Abita il futuro

Il Convegno Nazionale Vocazionale, che quest’anno ha avuto come titolo “Progetta con Dio … Abita il futuro”, si è svolto a Roma dal 3 al 5 gennaio. In questi tre giorni intensi e coinvolgenti ci si è soffermati a riflettere sulle vocazioni come segno della Speranza fondata sulla Fede. Il convegno si è aperto con una proposta artistico-spirituale, con un racconto del libro dell’Apocalisse per continuare poi con un percorso di Fede e di Speranza attraverso i 50 messaggi scritti dai Papi per le Giornate Mondiali delle Vocazioni, con la relazione di don Brendan Leahy. I ministri della speranza sono stati i protagonisti del secondo giorno del convegno. Il percorso su alcuni racconti di vocazione dei personaggi biblici della prof.ssa Nuria Calduch

Benages ha messo in risalto come il chiamato è pellegrino della fede ma anche servitore della Speranza. Anche la risposta certa di Maria, colei che compie la vocazione divina dell’umanità, continua oggi nel sì delle tante persone che rispondono donando la propria vita a Dio con gioia e speranza nonostante le mille difficoltà. Quello che è avvenuto nella vita dura e difficile del cardinale vietnamita Van Thuan che ha saputo sperare sempre e in qualunque circostanza, persino ad ogni costo: la giornalista Annachiara Valle ha sputo mettere bene in risalto, attraverso la sua relazione, la forza della Speranza e della fede che ha spinto questo cardinale a non mollare e a continuare a sperare. Nell’incontro con i testimoni Filippo Scalas sindaco di Nuraghi (Or), Cristina Acquistapace dell’Ordo Virginum di Regoledo (So) e di mons. Donal Mc Keown vescovo di Belfast, protagonisti dei dvd dell’Ufficio Nazionale per la pastorale delle vocazioni, la speranza e la fede si sono rese concrete nei loro volti eloquenti e nella loro efficace testimonianza. Si può essere testimone, sempre e comunque, nonostante le piccole e grandi difficoltà di ogni giorno, perché accanto a te sai che c’è sempre Dio e tutto il suo Amore. La conclusione con l’incontro di preghiera, con i canti e le invocazioni, e il concerto del coro gospel, hanno fatto sentire come il mondo è ancora aperto alla chiamata di Dio.

Tre giorni in cui, anche attraverso la presenza di numerose persone, si è potuto respirare e toccare con mano come anche oggi ci si può lasciare sorprendere e meravigliare dalla chiamata di Dio, semplicemente rispondendogli con gioia e speranza con un sì detto con amore! (Alessandra Agatea)

 

 

da NUOVA SCINTILLA 2 del 13 gennaio 2013