Il coraggio di ripartire

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Una proposta diocesana per le famiglie ricostituite

Il coraggio di ripartire 

Già la terminologia “famiglie ricostituite” indica una modalità altra e diversa per iniziare a riflettere su cosa significhi pensare all’appartenenza alla comunità cristiana per chi, dopo una separazione e un divorzio, ha ricomposto una famiglia ‘nuova’. Di solito si parla di divorziati risposati civilmente (se non con la denominazione di ‘irregolari’ che non specifica di fatto nulla…), escludendo così nell’ambito riflessivo la questione ‘famiglia’ e facendo intendere il divorzio e/o la separazione come un problema di coppia e non di famiglia. Strano a dirsi per chi, come l’ambito ecclesiale, ha principalmente a cuore la famiglia nella molteplicità delle sue configurazioni, quindi anche quando una famiglia cessa di essere famiglia ‘come prima’.

 

Il servizio di Pastorale Familiare unitamente al Consultorio Diocesano intende proporre una modalità di incontro e di riflessione proprio nei confronti di queste nuove famiglie, che oramai non rappresentano più l’eccezione o la straordinarietà nei vissuti delle nostre parrocchie. Sono situazioni che assumono visibilità in occasione dei Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana (Battesimo, Celebrazione Eucaristica e Confermazione) e sulle quali ci troviamo oggettivamente in difficoltà, “schiacciati” come siamo sulla problematica della non partecipazione completa all’Eucaristia. In realtà, posta in questi termini, la questione non è risolvibile e si tratta di entrare nel problema da una porta diversa. Si tratta, cioè, di riprendere in mano la questione più generale di cosa significhi oggi appartenere alla comunità cristiana che non ha come sola ed unica risultanza la recezione dell’Eucaristia. Interessante l’indicazione del recente documento della CEI, Commissione Famiglia e Vita (Orientamenti Pastorali sulla preparazione al Matrimonio e alla Famiglia) al n.°21, dove si constata che in sempre più casi (penso ormai la maggioranza) – dove non vi è un rifiuto della fede, ma nel contempo non vi è nemmeno un chiaro orientamento cristiano – si può optare per il sacramento del Matrimonio non con la celebrazione eucaristica, ma con la consegna della Bibbia, cioè l’incontro con la Parola, che indica indubbiamente una modalità di appartenenza alla Chiesa. Ed è ancora più interessante notare che non si fa riferimento a matrimoni misti o con non battezzati, ma con due battezzati che non hanno nemmeno lasciato la fede! A loro viene data la Bibbia!

In questi anni le proposte del Servizio di Pastorale Familiare si sono concentrate, nei Corsi di preparazione al Matrimonio, sull’acquisizione di una metodologia che mettesse in risalto l’approccio antropologico per renderlo propedeutico ad una visione cristiana sul Matrimonio e più in generale sulla Famiglia e sulla Vita. Conseguentemente a questo lo stesso Servizio Pastorale ha specificato altri due percorsi: incontri mensili con coppie di sposi nei quali si ribadiva la riflessione sulla vita di coppia e, in sinergia con il Consultorio Diocesano, incontri per coppie che desiderano una conoscenza più approfondita sui Metodi di Regolazione Naturale delle nascite. Il Consultorio, inoltre, ha proposto in questi ultimi due anni a cadenza mensile un incontro per i padri separati, che non hanno ricostituito una nuova famiglia.

Dentro questi percorsi si aggiunge ora questa proposta per le Famiglie Ricostituite. L’idea è di poter iniziare un cammino di riflessione, di confronto, di consapevolezza di appartenenza alla Chiesa – in prims quella locale – non eludendo i problemi e il riferimento al Magistero della Chiesa, ma dentro la Chiesa pensare, riflettere, confrontarsi. Nostro punto di confronto sarà la Parola di Dio e a questo farà riferimento il vescovo Adriano per la riflessione del primo incontro che abbiamo così ‘intitolato’: “La Parola di Dio, espressione dell’Amore del Padre”. A questo momento di ascolto seguirà un confronto tra i partecipanti e la condivisione di una metodologia di cammino e di contenuti. L’incontro è programmato per domenica 13 gennaio alla casa “Madonna del Divino Amore” dalle ore 10 alle ore 12. (m. c.)

 

 

da NUOVA SCINTILLA 1 del 6 gennaio 2013