Regina del santo Rosario

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Regina del santo Rosario

Domenica 7 ottobre si onora la Madre di Dio con lo speciale titolo di Regina del santo Rosario: nella chiesa di S. Domenico alle 12 si recita la tradizionale “Supplica”. Narra la tradizione che la Madonna stessa, apparendo a san Domenico di Guzman, gli indicò nella recita del Rosario un’arma efficace per debellare – tra l’altro – l’eresia albigese. Nacque così la devozione alla corona del rosario, che ha il significato di una ghirlanda di rose offerta alla Madonna. La celebrazione della festività in onore della Madonna del rosario venne, poi, istituita da san Pio V per commemorare la vittoria riportata nel 1571 a Lepanto contro la flotta turca. La pia devozione popolare del santo Rosario in Chioggia si è diffusa largamente con l’arrivo dei frati predicatori (domenicani) nel santuario di S. Domenico, alla fine del Duecento. In tale chiesa, infatti, si è sempre venerata Maria, la Madre di Dio e Madre nostra, con il titolo di Regina del Santo Rosario – con la festa liturgica il giorno 7 – mentre nella prima domenica d’ottobre, nel tardo pomeriggio, aveva luogo la solenne processione con il simulacro di Maria, con la partecipazione di sacerdoti, autorità cittadine, fedeli, associazioni cattoliche, banda musicale e di numerosi pescatori; i figli di quest’ultimi si contendevano

l’onore di portare i “tagèri”, le seicentesche aste lignee processionali con la raffigurazione (attribuita al Damini), in ovali, dei quindici misteri del rosario da un lato e dall’altro di santi e sante dell’Ordine dei predicatori (domenicani).

“Co la Madòna passe èl canton metévelo sóto che avé rason”, quando la statua della Madonna del rosario gira l’ultimo angolo della calle san Domenico per rientrare nel Santuario, mettetevi sotto la scaldino perché avete ragione, in quanto cominciano i primi freddi autunnali – era l’intercalare del popolo – al passaggio del simulacro. La classe peschereccia ha sempre fortemente sentito tale solennità, invocando la Madonna con l’inusuale termine di ‘Madona de la tressa’. La festa, infatti, cade ai primi di ottobre, quando, con l’autunno, i tempi cambiano per l’intrecciarsi dei giuochi dei venti, perciò della ‘tressa’, della treccia. Sempre in occasione di tale ricorrenza, numerosi erano i fidanzamenti ed i matrimoni, prima delle campagne invernali della pesca. (Giorgio Aldrighetti)

Nella foto: l’altare della Madonna del rosario in san Domenico, Chioggia.

 

 

 

da NUOVA SCINTILLA 37 del 7 ottobre 2012