Pettorazza Grimani e Papafava. Fra Gianfranco Tinello sacerdote cappuccino: narra la sorella

“Mio fratello è sacerdote”

Sono passati 12 anni da quando Gianfranco ha iniziato questo cammino. Era una mite giornata di settembre quando, accompagnato dalla mamma a Belluno, ha oltrepassato il cancello del convento dei frati minori cappuccini. Figlio, fratello, amico, atleta e poi, di passo in passo, ci siamo ritrovati sabato pomeriggio e domenica mattina a ricevere la comunione e la benedizione da lui. A parole non è semplice esprimere l’emozione che si prova nel vederlo ancora una volta prostrato a terra mentre i confratelli intonano le litanie dei Santi. È più semplice lasciare scorrere le lacrime lungo le guance a bagnare un sorriso estasiato, consapevoli di essere davanti ad un meraviglioso mistero della fede. Mio fratello è uno splendore di ragazzo e Gesù l’ha chiamato in una fresca notte piena di stelle. Una candela accesa ed una coperta sulle spalle. La candela si è sciolta lentamente tra le sue forti mani di quattordicenne che, guidato da qualcosa di nuovo, l’ha plasmata facendola diventare un piccolo mondo di cera.

Sabato 16 giugno alle 17 ha avuto inizio la sentita e partecipata cerimonia di ordinazione sacerdotale. Fr. Gianfranco Tinello, nella processione, era preceduto da circa una novantina di confratelli e sacerdoti della Diocesi. Dopo le letture e la proclamazione del Vangelo è iniziato il rito dell’Ordinazione, passando attraverso la presentazione nella quale fr. Gianfranco ha fatto risuonare a chiara voce il suo “Eccomi”.

La cerimonia presieduta da S.E. Padre Flavio Roberto Carraro, vescovo emerito di Verona, è stata intensa e molto significativa e l’intero rito ha permesso di comprendere quanto sia grande il disegno di Dio. I “Sì, lo voglio” pronunciati con fermezza e fierezza hanno preceduto la prostrazione a terra, in un atto carico di profonda umiltà.

Poi Padre Flavio, dopo aver fatto inginocchiare fr. Gianfranco, ha imposto le sue mani sul capo, senza pronunciare alcuna parola.

Dopo il vescovo, ognuno dei presbiteri presenti ha imposto le mani sul suo capo disponendosi intorno per la preghiera di ordinazione: “Dona, Padre onnipotente, a questo tuo figlio la dignità del presbiterato. Rinnova in lui l’effusione del tuo spirito di Santità; adempia fedelmente, o Signore, il ministero del secondo grado sacerdotale da te ricevuto e con il suo esempio guidi tutti a un’integra condotta di vita”.

Nella vestizione degli abiti sacerdotali, con emozione, è stato aiutato da don Luigi Dalle Nogare, attuale parroco di Pettorazza, e da don Livio Ballarin, parroco del Santuario della Madonna delle Grazie fino al 2009 e che ha seguito con gioia l’intero percorso formativo di Gianfranco. Don Livio ha concluso con una bella pacca sulle spalle che ha creato una splendida allegria in tutta la chiesa.

Mi è sempre stato chiesto: “Sarai emozionata quando riceverai la comunione da lui?”. Posso rispondere che è una grande emozione vedere i suoi occhi brillare di gioia e vedere la stessa felicità negli occhi di mamma e papà. Dopo la cerimonia ci siamo spostati di pochi passi per il rinfresco offerto a tutti i presenti dalla mia famiglia e preparato magnificamente dal Comitato Fiera di Pettorazza Grimani. L’evento ha dato modo di creare un momento di riunione con tutta la parentela materna e paterna, conoscendo con piacere cugini provenienti dai luoghi limitrofi e dal resto dell’Italia. Si sono create situazioni particolarmente emozionanti tra parenti che non si vedevano anche da oltre cinquant’anni. Tanti amici sono accorsi a festeggiarlo, alcuni già padri di famiglia. Una gradita sorpresa è stata l’entrata in chiesa di alcuni ragazzi ungheresi della città di Mòr, dove Gianfranco ha svolto una missione collaborando con i confratelli qualche anno fa. Divertente è stato l’incontro con l’ostetrica che l’ha fatto nascere quasi 29 anni fa.

La “prima messa” nel Santuario

Domenica mattina, alle 10, un gruppo di bambini con le loro catechiste e un’altra cinquantina di persone hanno accompagnato fr. Gianfranco da casa fino al Santuario della Madonna delle Grazie per la celebrazione della sua Prima Messa Solenne. La messa è stata accompagnata dai tre cori dell’Unità Pastorale creando un bellissimo passaggio dalla solennità dell’organo alla ritmicità delle chitarre, tastiere e jambè. L’omelia è stata pronunciata da Padre Luciano Pastorello, Superiore del Santuario “Madonna dell’Olmo” di Thiene. Durante la presentazione dei doni sono stati consegnati simboli importanti del suo cammino: il piccolo mappamondo di cera creato sotto le stelle, la corona donatagli da un confratello, la tovaglia che è stata utilizzata nelle due cerimonie e delicatamente ricamata dalla mamma, la bisaccia, il bastone, la rete, la lampada, il rotolo, il catino, il grembiule e la brocca, la stola, la casula offerta dall’Unità Pastorale di Pettorazza e Pettorazzetta ed infine il calice e la patena in legno d’ulivo, dono dei genitori e mio. Un “Santo” ritmato ha poi lasciato spazio alla Preghiera Eucaristica e ad un Padre Nostro che ha visti tutti uniti, mano nella mano.

La comunione e la benedizione finale hanno creato una forte emozione in tutti i presenti.

Dopo la cerimonia è seguito il rinfresco offerto ai presenti e poi il pranzo preparato dal Comitato Fiera di Pettorazza Papafava.

Mio fratello Fr. Gianfranco, mia mamma Franca Candian, mio papà Mario Tinello ed io, Lara, ringraziamo le tantissime persone che hanno collaborato e lavorato davvero intensamente per la realizzazione della festa. Dal più profondo del cuore un infinito grazie. (Lara Tinello)

da NUOVA SCINTILLA 25 del 24 giugno 2012