Cittadini del mondo

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Cittadini del mondo

I tre incontri di riflessione e formazione all’accoglienza – La proposta e la presenza dell’Azione Cattolica nel territorio

Bella e tempestiva l’iniziativa organizzata dall’Azione Cattolica diocesana – in collaborazione con Caritas-Migrante, “Nuova Scintilla” e Progetto culturale svoltasi presso la pinacoteca della SS. Trinità a Chioggia. C’è stato infatti un apprezzamento e una partecipazione crescente ai tre incontri da parte di molte persone interessate, anche se non aderenti all’A.C.; per la prima volta hanno partecipato ad un’iniziativa associativa anche numerosi profughi arrivati da alcuni mesi a Chioggia.

Il tema scelto dalla presidente diocesana Luisella Siviero e dal direttivo dell’Azione Cattolica di Chioggia è stato “Cittadini del mondo”, in sintonia con le tematiche proposte dai vescovi del Triveneto in vista del convegno “Aquileia 2” che si terrà dal 12 al 15 aprile prossimo.

 

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Il tema della cittadinanza è squisitamente laico e non è collegato solamente all’immigrazione, ma in questa fase storica è determinante per lo sviluppo della convivenza civile e democratica nella società che stiamo costruendo. Quali scelte sociali ed economiche? Quali valori culturali, religiosi, etici per i nostri figli? Le regioni del Triveneto negli ultimi 30 anni sono diventate la parte più dinamica dell’economia italiana, si sono evolute a tal punto da riscattare il proprio sottosviluppo e la povertà, che significava emigrazione, e sono rapidamente diventate la parte dell’Italia più dinamica, un Nord Est simbolo di benessere e meta quindi di forte immigrazione.Azione Cattolica pres Naz1

Come è naturale, i profondi cambiamenti socio-economici provocano resistenze culturali, contraddizioni e problemi: sta a noi cittadini non soccombere davanti alle difficoltà e saper trasformare i limiti in risorse e potenzialità per far sbocciare una nuova società, più giusta e più umana.

L’Azione Cattolica opera in modo intelligente in questa prospettiva, cercando di fare la sua parte con la massima apertura culturale per contribuire a costruire dei positivi scenari futuri per la nostra società. Desidera pertanto dare il suo contributo fattivo di riflessione e di approfondimento culturale ed educativo per formare persone più accoglienti: ha pertanto affrontato il tema della cittadinanza e delle migrazioni in tre incontri tenuti da esperti di vari campi del sapere, dalla statistica alla sociologia, alla pedagogia, al management scolastico, alla filosofia.

Ad ogni esperto è stato assegnato un tempo di circa mezz’ora e tutti hanno saputo svolgere un argomento con linguaggio semplice, tale da favorire e motivare all’ascolto i presenti, che poi sono intervenuti nel dibattito sempre interessante e vario.

Il primo incontro ha avuto come obiettivo la conoscenza dei dati statistici del fenomeno delle migrazioni in Italia e nel Triveneto; tali dati sono poi stati interpretati sociologicamente in rapporto allo sviluppo della nostra società.

Il secondo incontro ha avuto come obiettivo la presentazione delle buone prassi dell’accoglienza e dell’integrazione a livello nazionale e locale. Sono state presentate le azioni intraprese anche nella nostra città per favorire l’integrazione scolastica degli alunni e delle loro famiglie nel tessuto sociale e si è appreso come ci sia “una via chioggiotta” nell’integrazione che si differenzia da quella delle altre realtà. Risulta ad esempio fondamentale la collaborazione tra le varie istituzioni come le scuole, l’amministrazione comunale di Chioggia e la Caritas diocesana. Nell’ultimo incontro – presente Telechiara – il prof. Franco Miano, presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, è intervenuto nella sua qualità di professore di filosofia morale e ha approfondito il senso cristiano della cittadinanza e quindi dell’accoglienza del diverso: l’accoglienza ha a che fare con la relazione e l’accettazione degli altri, ma anche di noi stessi. Abbiamo tutti bisogno della speranza e della giustizia, ma il valore più importante è la fede in Dio, che è padre e ci ama come figli: essendo noi stati amati, siamo capaci di amare. In questa luce diventa importante anche la famiglia, che accoglie la vita ed educa in modo naturale i figli a vivere la solidarietà e l’accoglienza del diverso da sé. È poi all’interno della comunità che possiamo vivere l’esperienza qualificante e creativa della fratellanza con le persone diverse per razza, cultura e religione, mantenendo viva la nostra identità di cristiani, che ci permette di relazionarci in modo umanamente ricco con “tutte” le persone e con “tutta” la persona andando incontro alle svariate esigenze.

Aiutando gli altri a diventare cittadini acquisteremo noi stessi la possibilità e la dignità di essere cittadini del mondo. (R.J.)

(Foto Donaggio)

 

 

da NUOVA SCINTILLA 10 dell’11 marzo 2012