26 settembre 2021

Sinodo, si parte?

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Lo scorso 7 settembre la Segreteria del Sinodo dei vescovi ha reso pubblico il documento preparatorio che accompagnerà lo sviluppo della fase diocesana (dal 17 ottobre a fine marzo). Finalmente si entra nel vivo della preparazione di questo percorso ed esperienza ecclesiale, che può rappresentare una seria occasione per riflettere tutti insieme sulla realtà della nostra chiesa diocesana e intravvederne i passi per una conversione missionaria. Diversamente sprecheremmo un’occasione irripetibile: siamo già dentro, a piè pari, ad un tempo che chiede dei cambiamenti significativi, decisi sulla base di una riflessione che ha coinvolto la maggior parte dei fedeli battezzati, perché ci si possa finalmente vedere e pensare come Chiesa che è volta ad annunciare con fecondità il Vangelo oggi.

La riflessione sarà guidata da una domanda fondamentale: una Chiesa sinodale, nell’annunciare il Vangelo, «cammina insieme». Come sta accadendo oggi questo “camminare insieme” nella vostra Chiesa locale? Quali passi ci invita lo Spirito a fare per crescere nel nostro “camminare insieme”? 

L’occasione è irripetibile per due motivi: innanzitutto ci chiede come Chiesa diocesana di imparare ad essere Chiesa sinodale, cioè una realtà che vuole imparare a camminare assieme in tutte le sue parti, iniziando a vivere e ad agire secondo uno stile che richiede un alto sforzo di ascolto e condivisione di idee e di una visione futura. Poi, e il secondo motivo è legato al primo, perché le conclusioni a cui giungeremo potrebbero costituire il punto fermo per una nuova organizzazione della nostra chiesa sul territorio (non seguendo più il criterio dei servizi da offrire quanto piuttosto quello dell’annuncio missionario). Imparare a “camminare insieme” significa imparare a guardare assieme alla stessa realtà a cui si appartiene e a sentirla propria quanto lo è degli altri che sono con noi. “Camminare assieme” ci chiede di uscire da una concezione individualistica dei ministeri ecclesiali, da quelli ordinati a quelli di fatto, e di liberarci dalla tentazione di gestirli secondo una logica del potere e del protagonismo. “Camminare assieme” ci chiede di sentirci coinvolti in solido nel dare priorità a ciò che ci può rendere capaci annunciatori del vangelo.

Dobbiamo metterci in ascolto della nostra storia ricordando le esperienze che abbiamo già vissuto (nella logica sinodale), quali gioie ci hanno portato e quali difficoltà abbiamo incontrato, quali ferite hanno scoperto e quali intuizioni hanno suscitato, e chiederci cosa ora lo Spirito Santo ci indica che debba essere confermato o cambiato. Le scelte che siamo chiamati a fare non potranno essere prese seguendo il criterio del consenso generale ma dovranno essere frutto di un discernimento profetico fatto assieme attorno alla Parola.

Riusciremo ad accettare questa prospettiva quando ancora oggi siamo vittime del consenso che ci viene dato o tolto e su questo altare sacrifichiamo delle scelte pastorali che ci permetterebbero di essere più Chiesa, magari con meno chiese?

Don Simone Zocca