Saluto al Vescovo Adriano

Grazie, per tutto

A nome del clero e della diocesi

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Ecc.za Rev.ma, caro mons. Adriano, avremmo desiderato che la tappa di questo saluto cadesse più avanti nel tempo. Ma, anche in questo, l’obbedienza è regola d’oro. Oggi siamo qui per ripeterLe la nostra stima e la nostra grande riconoscenza che orientiamo su tre fronti.

  GRAZIE anzitutto per essere stato con noi al timone della Diocesi per quasi 13 anni. Lei ci ha stimolato a far convergenza, superando le spinte individualistiche, e ci ha aiutato a trasformare in vino di carità l’acqua dell’indifferenza. Ha chiesto soprattutto a noi, insigniti dell’ordine sacro, di essere umili servitori nella vigna del Signore più che padroni scaltriti sui manuali di gestione aziendale. Questo Lei l’ha fatto con le parole, con gli scritti, con la testimonianza viva del distacco.

GRAZIE per aver facilitato la stabilità storica della Diocesi sia nel 2015, quando spirava il vento dell’abbinamento a un’altra diocesi confinante, sia recentemente in occasione delle Sue lettere dimissorie per limiti d’età. Sappiamo che, in questa occasione, Lei ha inviato alla competente Congregazione romana – unitamente alla Sua lettera – anche una Relazione sullo Stato della Diocesi clodiense, che evidentemente è risultata persuasiva presso i Prelati della stessa Congregazione e alla mente del Papa.

  GRAZIE ancora per aver promosso la valorizzazione e il potenziamento delle risorse pastorali, spirituali, culturali ed economiche delle nostre comunità, senza disperdere nulla, anzi raccogliendo pure i frammenti, perché nulla vada perduto del pane della fraternità.

Le chiediamo di accantonare dalla Sua buona memoria qualche nostra riottosità di questi anni vissuti insieme, per conservare invece nella memoria del cuore le esperienze di accoglienza reciproca gustate nella grande visita pastorale del 2017-19, le esperienze di fede realizzate nei giubilei di questi anni: sia quelli della Diocesi (900 anni dalla traslazione della sede vescovile a Chioggia, 300 anni dall’apparizione mariana a Pellestrina), sia quello della Chiesa universale del 2015-16, il Giubileo della Misericordia. Conservi nella memoria del cuore le esperienze gioiose dei nostri anniversari, coronati spesso anche con simposi nel nostro Seminario, nelle parrocchie, nelle Case religiose.  Da parte nostra ricorderemo sempre come Lei, rispondendo alla missione di maestro e di pastore, abbia saputo identificarsi con questa nostra cara Diocesi.

Dio La rimeriti del tanto bene che ha fatto, vivendo a stretto contatto con noi! Il Suo tratto umano resterà impresso nei nostri cuori come quello di un Padre e Fratello maggiore nella fede, mentre la Sua figura rimarrà negli annali della Diocesi, come quella del ‘pastore dinamico’ e 80° vescovo di Chioggia. Anche se il Suo nome non risuonerà più nelle nostre liturgie eucaristiche, la Sua voce echeggerà nei nostri cuori come echeggiarono – 2000 anni fa – ai due discepoli di Emmaus quelle conversazioni sulle Scritture, intrecciate lungo il cammino (Lc 24, 13-35).

Grazie, mons. Adriano. Grazie di tutto cuore a nome del clero, dei consacrati e delle consacrate, e dell’intera Diocesi!

Mons. Giuliano Marangon

Presidente del Capitolo della cattedrale