Appena conclusa in cattedrale la convocazione per l’inizio dell’anno pastorale, ci moviamo. Siamo sospinti dal desiderio di ‘ascoltare’ – secondo l’invito del Sinodo ora riecheggiato nelle parole del Vescovo Adriano – quello che la parola di Dio ha da dirci per corroborare la nostra anima e lanciare la nostra azione. Il primo cammino è verso i Colli Euganei, per partecipare alla ‘due giorni’ dei sacerdoti della diocesi. Usciamo da Chioggia tra l’intasamento delle macchine che riportano a casa la gente in partenza dalla città e dalla zona di mare e di spiaggi in questo bellissimo scorcio di ottobre. Procedendo verso i colli, ci abbaglia il sole e a poco a poco ci lasciamo abbracciare dalla luce soffusa e declinante del tramonto.
Al primo ingresso nella grande e vetusta casa di esercizi della diocesi di Padova – Villa Immacolata a Torreglia – troviamo la cordialità dell’accoglienza e uno spumeggiare di fascicoli e libretti che presentano le iniziative della casa, e mettiamo l’occhio alla piccola libreria lì accanto. Buon segnale.
L’incontrarsi tra preti e lo stare insieme non solo per la collaborazione delle imprese parrocchiali, ma per la semplicità del rapporto personale, è il primo valore di questo incontro annuale.
Il mattino seguente, nella celebrazione delle Lodi e della Messa con l’omelia del vescovo Adriano, veniamo richiamati dalla figura dell’evangelista Luca che, con la predicazione e gli scritti, ci sollecita al compito missionario,
Una breve passeggiata fa scoprire la bellezza del vasto prato ricco di aiuole e di alberi tutt’intorno alla casa, con un varco che conduce alla visione dei colli.
Eccoci, ci siamo. Comincia il lavoro. Don Livio Tonello, della diocesi di Padova, introduce la riflessione sulla situazione nuova della Chiesa e sulle speranze di un coinvolgimento dei battezzati chiamati alla ministerialità, insieme con coloro che dal saramento del battesimo riprendono a vivere e a testimoniare il Vangelo. Il panorama si apre.
Ne riparliamo la prossima settimana.
Don Angelo