Feste mariane a Chioggia

Settimana dell’Addolorata e Incoronazione di Maria

san andrea
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L’Unità pastorale di Chioggia Centro storico ha rinnovato due appuntamenti della tradizione di fede cittadina: la Settimana dell’Addolorata, svolta dal 13 al 19 settembre nella chiesa di S. Andrea dove si conserva e si venera una straordinaria immagine lignea settecentesca, e l’anniversario (162°) dell’incoronazione dell’icona della B. Vergine della Navicella nella basilica di S. Giacomo il 25 settembre. Due eventi che segnano l’inizio della nuova attività pastorale annuale.

La “Settimana” ha visto alternarsi nella celebrazione dell’eucaristia vespertina delle 18.30, oltre ai sacerdoti dell’U.P. – don Benvenuto, don Vincenzo e don Massimo – anche il filippino Padre Tommaso Sochalec, il salesiano don Marco Favero (che ha colto l’occasione anche per rivolgere un saluto alla città da cui, dopo oltre vent’anni, si allontanerà a metà ottobre per il nuovo ministero in Romania) e il vicario Foraneo mons. Danilo Marin, sempre con un buon numero di fedeli, che prima della messa hanno recitato il “Rosario dei sette dolori” guidati dalla Suore Serve di Maria Addolorata.

Il significativo tema portante sviluppato nelle varie serate è stato “Le case di Maria e le nostre case”. Il 14 settembre – festa dell’esaltazione della Croce – si è riflettuto sul senso cristiano dell’amore portato fino alla fine, accennando anche alla presenza di Maria sotto la croce, di cui si è parlato più specificamente il 15 – ricorrenza liturgica dell’Adddolorata – immaginando anche la croce come una “casa” o comunque un luogo dove Gesù affida reciprocamente al discepolo la madre Maria e Maria al discepolo e quindi a tutti noi, che oltre a sentirci affidati amorevolmente a lei, abbiamo il compito di riconoscere e custodire la sua presenza nelle nostre case in ogni situazione di vita. Nel percorso proposto il sabato sera si è riflettuto sulla casa in cui Maria si è soffermata con Gesù e Giuseppe, quella di Nazaret, paragonandola alle nostre case e alle nostre famiglie. Domenica 19 il vescovo Adriano ha concluso con la messa delle 10 aiutandoci a riflettere sulla “casa della festa e della gioia”, quella del banchetto nuziale a Cana, dove – anche se apparentemente lontano dal dolore della croce – Maria si rivela, tramite il Figlio, come soccorritrice e consolatrice nei momenti di difficoltà, trasformandoli in serenità.

La festa dell’anniversario dell’incoronazione dell’immagine della Madonna della Navicella – anch’essa un’immagine dell’Addolorata – è stata presieduta al vescovo Adriano sabato 25 settembre nella basilica di S. Giacomo nella messa della sera; concelebranti, oltre ai sacerdoti dell’U.P., mons. Giuliano Marangon e mons. Umberto Pavan. Adottando il formulario eucologico della festa di Maria Regina, ma proponendo le letture della messa domenicale, il vescovo ha colto nelle letture alcune “pillole di sapienza” – come le ha definite – che ci aiutano a vivere sia nella vita cristiana che in quella civile. Ha sottolineato infine come la regalità di Maria sia legata a quella di Cristo e la “corona” impostale sul capo è segno prima di tutto di servizio, come è per Cristo Re, e poi anche della gloria celeste di cui ella partecipa e a cui tutti siamo chiamati. La chiesa di S. Giacomo, che 162 anni fa aveva accolto, al suo interno e fuori migliaia di persone per l’evento, era discretamente affollata secondo le normative anti-covid. L’evento del 1859 è raffigurato in uno egli affreschi che ornano il presbiterio, opera di Napoleone Girotto del 1908.

Momenti culturali: la musica e Dante

Le feste mariane dell’Addolorata e dell’Incoronazione hanno avuto ciascuna il coronamento di un significativo momento culturale.

A S. Andrea l’ottimo e gradito concerto con l’organista Mirko Ballico, che ha eseguito brani del 1700 e 1800, e con la Corale di Sambruson, diretta dal maestro Roberto Semenzato; all’organo Nerio Causin che ha eseguito alternativamente degli intensi brani composti dal musicista chioggiotto mons. Vittore Bellemo.

A S. Giacomo, nel pomeriggio di domenica 26 settembre, per iniziativa del Polo culturale diocesano, l’attesa relazione del prof. Sergio Perini che, in occasione del centenario di Dante Alighieri, ha aiutato a comprendere la struttura, le statue, le scritte e gli affreschi della basilica cittadina in una visione dantesca a partire dal monte del purgatorio, nel paradiso terrestre, fino alla gloria del cielo esaltata nell’affresco centrale del soffitto e nei tondi della volta del presbiterio. Il suo intervento è stato inframmezzato dall’esecuzione all’organo di brani adeguati da parte del giovane organista Giovanni Ranzato. Un’ammirevole lezione, quella di Perini, che ci ha fatto conoscere e amare ancora di più la nostra bella chiesa e che meriterebbe di essere fatta conoscere in una pubblicazione.

(Vito)

Altro appuntamento nell’U.P. Chioggia Nord, coordinato dal Polo culturale, sarà giovedì 7 ottobre alle 17 nella chiesa di S. Domenico,- dove si venera la Madonna del Rosario – in occasione dell’anniversario della vittoria di Lepanto con una lezione sul tema dello stesso prof. Perini e con la presentazione del libro in memoria di mons. Dino De Antoni, anche in questo caso con brani suonati all’organo da Giovanni Ranzato.