Dal 1950 la Chiesa onora la figura di Santa Maria Goretti, canonizzata da Papa Pio XII alla presenza della mamma e dei fratelli. Dal 1973 la figura di Maria Goretti, diventa punto di riferimento per una nuova chiesa che stava per sorgere tra le dune di sabbia, insieme alla Beata Vergine di Lourdes diventa compatrona dell’omonima parrocchia. Da 48 anni, il 6 luglio, parrocchiani e villeggianti si stringono attorno all’altare del Signore per ringraziarlo per aver donato alla chiesa Santi “della porta accanto” come li definisce Papa Francesco.
I Goretti erano una famiglia povera, umile, cristiana. Vivevano in vari casolari nelle paludi marchigiane, dove il padre e e la madre lavoravano la terra e Marietta accudiva i tre fratelli e si prestava alle faccende di casa. Insieme a loro vivevano i Serenelli, tra cui Alessandro, suo uccisore. Il Vescovo Adriano, durante la celebrazione eucaristica, si è soffermato sull’amore. L’amore è donarsi al prossimo. In qualsiasi situazione, quando uno si sente amato non sente la solitudine. Marietta si sentiva amata da Gesù e in qualsiasi prova, anche dopo la morte del padre, sente di non essere sola. Quell’amore che lei provava lo donava alla famiglia, anche allo stesso Serenelli, che approfittando della sua bontà, pretendeva che l’amore di Marietta fosse solo per lui. Durante i giorni di agonia, ancora una volta in lei vince l’amore per il prossimo: le sue ultime parole sono “perdono Alessandro”.
Feboce