Una chiesa piena di fedeli, di famiglie, quattro sacerdoti e un’artista a corollario di una bella e significativa serata per ricordare tutti i bimbi, ragazzi e giovani in cielo. Una messa a suffragio dei figli in cielo celebrata nella chiesa di Oca intitolata a San Luigi Gonzaga con don Matteo Scarpa, don Yacopo Tugnolo e don Simone Doria e l’accompagnamento del coro parrocchiale, magnifico proprio con le sue musiche, diretto da Marina Cecconello.
Una mamma, Maura Ferro, ricordava che da 10 anni si celebra una S.Messa ‘in suffragio dei nostri bambini e giovani che ci aspettano in paradiso’. Fu lo stesso parroco don Giovanni oggi celebrante ad avere la notizia della morte di Emanuele, cui è seguita l’altra tragedia del 1999 con la morte di tre giovani. “ E’ don Giovanni Natoli il celebrante con i sacerdoti don Matteo, don Yacopo e don Simone. Musiche appropriate con le letture, hanno accompagnato la Messa con il coro locale diretto dalla prof. Cecconello. Il Vangelo richiama il punto cruciale della fede.
L’artista convertita
Debora Vezzani, 37 anni, mamma di tre figli, una vita rocambolesca, ha regalato la sua storia di salvezza, le sue belle canzoni che raccontano la sua crescita spirituale e personale guidata da Dio Padre, da Gesù, Maria e Giuseppe. Lei dice: “Abbandonata dai genitori, amante delle cose concrete, per me la musica è come una rivincita nei confronti della vita piena di ostacoli se non la timbri nel modo giusto. Ho sempre lavorato, ho provato tutto: dalle delusioni amorose, alla mia famiglia di non credenti. Ho trovato la felicità con le visite a Medjugorje da dove ho dato alla mia vita uno spessore cristiano e di fede.”.
Una voce eccezionale, ben scandita, significativa con titoli che evidenziano Dio, il cielo, l’amore, Gesù, miracolo, Dio, INRI (Io non torno indietro ndr), Magnificat, Halleluiah, Viva la vita, Salve regina. Due suoi Cd: Come un Prodigio e Inno all’Amore.
Scroscianti applausi hanno chiuso la giornata dedicata ai nostri giovani in cielo con un arrivederci al 4 luglio 2022.
Maura Ferro e Luigino Zanetti