Comprendere la Bibbia - 47

I successori di Erode il Grande

Macheronte
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Erode il Grande prima di morire divise il regno tra i figli superstiti. Archelao ebbe la Giudea, l’Idumea e la Samaria del sud, Erode Filippo la regione a Nord-Est del lago di Tiberiade ed Erode Antipa la Galilea e la Perea in Transgiordania. Il più odiato dal popolo fu Archelao. Governò con arbitrio e brutalità tanto che i suoi sudditi dopo qualche anno inviarono una delegazione all’imperatore Augusto presentando le loro lamentele con tale efficacia da trovare ascolto. Archelao nel 6 d.C. fu privato della sua carica ed esiliato in Gallia. Il territorio da lui amministrato passò sotto il diretto controllo di Roma. L’autonomia della comunità cultuale e l’attività dei sacerdoti e del sinedrio non furono però toccate. Poiché il potere giudiziario era nelle mani del procuratore romano, il sinedrio non poteva né pronunciare né far eseguire condanne a morte.

In Galilea e Perea Erode Antipa, salito al trono a diciassette anni, ebbe maggiore fortuna del fratello Archelao, perché più prudente e pacifico. Governò dal 4 a.C al 39 d.C., costruì la sua capitale a sud del lago di Genezareth e la chiamò Tiberiade in onore dell’imperatore in carica. Poiché la città venne costruita su terreno cimiteriale, gli Ebrei di stretta osservanza rifiutarono inizialmente di abitarvi. Il suo matrimonio con Erodiade, moglie di un suo fratellastro, provocò la reazione di Giovanni Battista (Mt 14,34) perché questa unione era contro la legge che permetteva il divorzio ma proibiva di prendere in sposa la moglie del proprio fratello. Erode Antipa fece rinchiudere Giovanni nel carcere di Macheronte, dove venne più tardi giustiziato. Il matrimonio con Erodiade non gli portò fortuna. Il re dei Nabatei Areta IV, irato per il fatto che Antipa aveva ripudiato sua figlia Shaudat, fece guerra al suo ex-genero e gli inflisse una severa sconfitta. Giuseppe Flavio nelle “Antichità giudaiche” scrive che molti considerarono la sconfitta di Erode Antipa una punizione di Dio, per il fatto che aveva fatto decapitare Giovanni Battista, da tutti ritenuto un profeta. Erodiade fu la rovina di Antipa perché su sua istigazione chiese all’imperatore Caligola il regno del fratello Filippo, che era morto qualche anno prima, e la cacciata del nipote Agrippa che lo aveva ottenuto nel 37 d.C. Caligola, amico di Agrippa, approfittò della richiesta per inviare in esilio lei e il marito (39 d.C.).

Nella Transgiordania settentrionale, costituita da quattro regioni che si estendevano a nord‑est del lago di Tiberiade, era al potere Erode Filippo. Egli costruì una nuova capitale nella località di Banjas e la chiamò Cesarea di Filippo. Sulla riva orientale del lago di Genezareth, vicino al punto in cui il Giordano si immette nel lago, costruì la città di Bethsaida Julia,così chiamata in onore della figlia di Augusto. Erode Filippo fu il primo sovrano giudeo a far coniare monete con l’effigie dell’imperatore romano. Poiché la sua popolazione era giudaica solo in piccola parte, non dovette tenere conto della ripugnanza degli Ebrei ad accettare raffigurazioni umane. Filippo morì nel 34 d.C. senza lasciare eredi.

La Palestina fu ancora per breve tempo dominata da un re giudeo, Agrippa I, un nipote di Erode il Grande. L’imperatore Caligola nel 37 d.C. gli fece dono del paese che Filippo aveva governato e nel 39 d.C. gli affidò anche la terra di Erode Antipa, nel frattempo mandato in esilio. Dall’imperatore Claudio nel 41 d.C. gli fu dato anche il dominio di Giudea, Samaria e Idumea, così che l’intero regno che era stato di suo nonno venne riunificato sotto il suo scettro. Agrippa I si mostrò un pio giudeo sollecito nel seguire la Legge, ma era un atteggiamento che aveva solo nei confronti della popolazione giudaica, con i Greci assumeva invece l’atteggiamento del principe ellenistico. Perseguitò la comunità cristiana di Gerusalemme, fece giustiziare l’apostolo Giacomo e fece mettere in prigione Pietro (42 d.C.). Quando morì (44 d.C.) tutto il paese fu annesso alla provincia romana di Siria e amministrato da procuratori romani.

Gastone Boscolo