Mercoledì 31 marzo 2021. MESSA CRISMALE.

I SACRAMENTI, STRUMENTI DELLA GRAZIA E DELLA COMUNIONE CON IL SIGNORE NELLA CHIESA.

L’olio d’oliva è uno dei materiali in uso in diversi sacramenti della Chiesa Cattolica in continuità con l’Antico Testamento. Cerchiamo di capirne il senso a partire dalla stessa vita e missione di Gesù. 

messa olii
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La sua missione è stata di mostrare al mondo il vero volto del Padre e insegnare agli uomini come vivere la vita di tutti i giorni nella consapevolezza di essere figli di Dio e di aver parte alla vita divina fin dalla vita terrena. Questo dono scaturisce dalla realtà di Dio che è Amore e che nella sua misericordia accoglie ognuno ad essere partecipe della sua vita divina, liberandolo dal male e aprendolo ad una vita di relazioni umane profondamente rinnovate dalla grazia divina.

Il Cristo ha mostrato e offerto questo dono divino guarendo, perdonando i peccati, esorcizzando, insegnando a rivolgersi a Dio come Padre e donando lo Spirito Santo.

Una grande domanda: quelle sue azioni benefiche e salvifiche erano destinate di a solo coloro che hanno potuto vederlo di persona e toccarlo nella sua vita terrena, o anche agli uomini di tutti i tempi e di tutta la terra?

Una seconda domanda: quelle sue azioni di grazia come avrebbero potuto continuare nella storia dell’umanità?

Ecco dunque la risposta alle due domande: Gesù ha affidato agli Apostoli che hanno ascoltato e accolto Lui e il suo insegnamento il compito di donare ad ogni uomo disposto ad accogliere il suo insegnamento e il suo esempio (Vangelo) la stessa grazia divina cha lui donava personalmente.

Ecco dunque i sacramenti, segni efficaci che donano al cristiano la grazia per vivere la propria vita da fedele.  Essi sono continuazione dell’azione stessa di Cristo che si perpetuarsi per gli uomini di ogni tempo e ogni luogo. Così il rapporto di ogni credente è un rapporto intimo e personale con Dio in comunione con tutta la comunità ecclesiale. I sacramenti quindi sono segni e simboli della grazia di Dio che accompagna l’uomo. Gesù stesso è stato ‘consacrato, come l’antico profeta aveva annunciato, come abbiamo sentito nel vangelo: “Lo Spirito del Signore è sopra di me, per questo mi h consacrato con l’unzione…”.

Come erano concrete e visibili le azioni compiute da Gesù, così sono concrete e visibili le azioni sacramentali compiute da un ‘ministro’, attraverso l’uso di una ‘materia’(acqua e olio nel battesimo, olio nella Confermazione e ordine sacro. Olio nell’unzione degli infermi, pane e vino nell’eucaristia…) e accompagnate da una parola’ che annuncia ciò opera quell’azione in chi la riceve. Per quel che riguarda la “materia”, si tratta dei semplici elementi in uso nella vita quotidiana che diventano simboli importanti per rappresentare la presenza e l’azione di Dio sull’uomo. L’olio è presente nel Battesimo, nella Cresima, Ordine sacro (diaconi, presbiteri e vescovi), e nell’Unzione degli infermi. L’olio nei Sacramenti è simbolo della presenza costante dello Spirito Santo, che non verrà mai meno nella vita di ciascun fedele che lo riceve… .

Come abbiamo detto, si fa ricorso all’uso di diversi oli nell’amministrazione dei sacramenti, olio crismale, olio dei catecumeni e olio per l’Unzione degli infermi. Ecco, tra poco, benediremo in questa celebrazione detto ‘crismale’ questi tre olii, che poi saranno affidati ai tutti presbiteri e al vescovo stesso per la celebrazione di questi sacramenti.

 BATTESIMO

Il Battesimo è il primo dei sacramenti e insieme alla Cresima, o Confermazione, e all’Eucarestia fa parte dei sacramenti detti dell’iniziazione cristiana. Il nome significa immersione nell’acqua simbolo dell’azione salvifica di che Cristo ha compiuto con la sua morte e resurrezione. Con questo sacramento siamo purificati da ogni peccato. Precede una prima unzione fatta con l’olio dei catecumeni che simboleggia la preparazione alla lotta contro il male. Dopo il battesimo nell’acqua segue l’unzione con l’olio crismale che fa di ogni fedele un “unto” di Spirito Santo che come Cristo è sacerdote re e profeta.

Cari genitori, avete consapevolezza del dono che chiedete a Dio attraverso la Chiesa per i vostri figli chiedendo il battesimo? E avete consapevolezza dell’impegno che vi chiesto di assumere perché i vostri figli imparino da voi e nella Chiesa a comprendere e apprezzare la dignità di figli di Dio che viene loro donata, educandoli a vivere da ‘figli di Dio’?

CONFERMAZIONE

Con il sacramento della Confermazione il battezzato rinnova le promesse battesimali, afferma davanti alla comunità cristiana la propria fede e diventa testimone coraggioso del Vangelo. Durante la celebrazione del rito della Cresima, il Vescovo invoca che lo Spirito Santo scenda sui cresimandi attraverso il gesto dell’imposizione delle mani e poi, con l’olio crismale, traccia il segno della croce sulla fronte del fedele. Questa unzione indica la consacrazione a Cristo e alla Chiesa.

Cari ragazzi, chiedo a voi di fare vostra la decisione di confermare gli impegni battesimali presi per voi dai vostri genitori nel giorno del vostro battesimo. Ora dovete essere voi i protagonisti nel chiedere la Confermazione (e anche l’eucaristia) e di chiedere di essere adeguatamente preparati a accogliere e a vivere tali doni. E’ questo l’essenziale! Tutto il resto è ‘contorno’, che può abbellire la festa, ma può anche non esserci se le qualsiasi condizione non lo permettesse. E non rinunciate a ‘Dono’ per il ‘contorno’!

ORDINE

Con il sacramento dell’Ordine, alcuni uomini vengono scelti da Dio e dalla Chiesa per continuare la missione degli Apostoli. Anche in questo sacramento, dopo l’imposizione delle mani e la preghiera di ordinazione, i candidati ricevono l’unzione crismale delle mani. I Vescovi ricevono l’unzione pure sul capo. L’unzione configura a Cristo con una grazia speciale dello Spirito Santo così che ogni sacerdote comprenda che egli agisce in nome di Cristo e con la forza dello Spirito santo quando amministra i Sacramenti.

Carissimi confratelli nel sacerdozio, in questa sera, che precede il Giovedì santo, siamo qui tutti riuniti a fare anche memoria del dono dell’eucaristia che Cristo ha affidato alla Chiesa attraverso quanti si rendono disponibili alla sua chiamati di farsi servitori della sua grazia in favore dei propri fratelli. Chiamati ad essere ministri della sua multiforme grazia che si esprime attraverso la varietà dei Sacramenti. Serviamo il Signore con umiltà nella grandezza del nostro ministero e con carità, consapevoli che chiamo servi di quella grazia che è dono di Dio a ogni fratello che la richiede. E rinnoviamo ancora una volta le promesse di fedeltà al dono della vocazione presbiterale e degli impegni che da essa conseguono.  

UNZIONE DEGLI INFERMI

Nel rito dell’Unzione degli infermi, cari sacerdoti imponete le mani sull’ammalato, invocando lo Spirito Santo mentre ungete con l’olio benedetto, la fronte e le mani dell’ammalato. Indicate così il valore sacro della sofferenza e pregate perché il Signore dia sollievo al dolore del malato.  Il malato così si sentirà sentendosi accompagnato anche in questo grave momento della propria vita aprendosi alla sperata salvezza promessa dal Signore.

Cari sacerdoti e fedeli, non trascurate questo Sacramento con il quale dare conforto e sostenere la fede dell’ammalato. Non priviamo i malati di questo Sacramento mentre lo possono comprendere e vivere, Forse in questo tempo di pandemia i nostri malati sono stati lasciati troppo soli nel loro combattimento finale! Curiamo la fede e la presenza nostra e della Chiesa nel difficile momento della malattia e della morte. Non fuggiamo dai nostri fratelli in questi momenti ‘cruciali’. Ricordiamo di chi c’era ai piedi della croce di Gesù al momento della sua morte! 

EUCARISTIA

Nell’imminenza del giovedì santo ricordi il dono dell’eucaristia, che ci è data nel segno del pane e del vino: con essa Gesù ci nutre col pane di Vita, offre il suo sangue per la remissione dei nostri peccati, egli si compagno nel nostro cammino terreno e anticipo del Banchetto celeste cui siamo chiamati nel suo Regno.

Carisssimi tutti, non trascuriamo mai questo ‘dono dei doni’ frutto della Pasqua di Gesù Figlio di Dio.  + adriano Tessarollo