Dalla Bibbia la Chiesa ha imparato la preghiera di intercessione. Mi soffermo sull’insegnamento di Gesù e in alcuni passi del Nuovo Testamento.
Gesù ha pregato per i suoi discepoli di sempre: “Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato” (Gv 17,20-21).
Gesù ha invitato i suoi discepoli a chiedere insieme l’aiuto del Padre: “In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro” (Mt 18,19-20).
Il significato della preghiera di intercessione non è di ottenere che Dio cambi la sua volontà, che comunque è sempre volontà di salvezza, ma di far sì che nella preghiera tutti arrivino a desiderare quanto egli vuole donarci. Nella preghiera esprimiamo la nostra responsabilità che non si esprime solo nell’agire ma anche attraverso la stessa preghiera. L’intercessore è uno che ha scelto e comunque sceglie di vivere secondo il progetto di Dio e ha cura realmente di se stesso e dei suoi fratelli e sorelle e desidera che essi vivano secondo la volontà di Dio. Ha consapevolezza che la sua preghiera trova la sua forza perché unita a quella di Cristo che, come leggiamo nelle Lettera agli Ebrei: “Perciò può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio: egli infatti è sempre vivo per intercedere a loro favore” (7,25). Così pure in Rom 8,34: “Chi condannerà? Cristo Gesù è morto, anzi è risorto, sta alla destra di Dio e intercede per noi!”.
In unione a Lui coinvolgiamo nella preghiera i Santi, suoi e nostri amici, prima fra i quali la Beata Vergine Maria, Madre di Gesù il Cristo e nostra, perché l’intercessione presuppone che la persona che la compia sia accetta al Signore, che sia ‘suo amico’, come si dice di Abramo e di Mosè.
Concludo con la parola che leggiamo nella Prima Lettera di san Giovanni: “E questa è la fiducia che abbiamo in lui: qualunque cosa gli chiediamo secondo la sua volontà, egli ci ascolta. E se sappiamo che ci ascolta in tutto quello che gli chiediamo, sappiamo di avere già da lui quanto abbiamo chiesto” (5,14-15).
E’ con questa fiducia e con questa consapevolezza che invochiamo l’intercessione della ‘Madonna della Salute’ affidandoci a Lei anche nell’attuale sofferenza che tocca tutta l’umanità oggi.
+ Adriano Tessarollo