COMPRENDERE LA BIBBIA

Tenda del convegno

24 / Luoghi sacri. I

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Durante il cammino dall’Egitto a Canaan, gli Israeliti adoravano Dio sotto una grande tenda, chiamata tenda del convegno o tenda della testimonianza o anche semplicemente padiglione, dimora, tabernacolo. Quando piantavano l’accampamento in una nuova zona, i Leviti erigevano la tenda del convegno al centro, situavano le loro tende attorno a essa, e le tende delle tribù di Israele circondavano il tutto. In questo modo mostravano che l’adorazione a Dio era la parte centrale della vita della nazione.

La tenda del convegno era sostenuta da una struttura in legno di acacia, e misurava ca. 14 metri di lunghezza, 4 di larghezza e 5 di altezza. Era coperta di strati di materiale diverso: tende di lino ricamate, tende di lana di capra, pelli di montone e un ultimo strato di pelli impermeabili di tasso (Es 26). La porta di ingresso guardava a est. All’interno della tenda c’erano due ambienti: nel primo, chiamato Hekál (Santo), era situato l’altare dell’incenso, sul quale veniva bruciato l’incenso ogni mattina e sera, e un candelabro a sette braccia (menoráh) con la funzione di reggere le lampade a un’altezza atta a illuminare l’ambiente (Es 25,31-39). Nel secondo, quello più lontano dall’ingresso, chiamato Debír (Santo dei santi o Santissimo) si trovava l’arca dell’alleanza. Qui poteva entrare solo il Sommo Sacerdote.

L’arca era il più importante degli oggetti che si trovavano nella tenda. La Bibbia le assegna svariate denominazioni, però le espressioni prevalenti sono arca di Jhwh e arca dell’alleanza. Stando a Es 25,10-22, era una cassa rettangolare in legno, lunga ca. 1,25 m, larga e alta ca. 0,75 m, placcata d’oro e munita di anelli nei quali passavano le stanghe che servivano per il trasporto. Era coperta da una lastra d’oro delle stesse dimensioni, il cosiddetto propiziatorio che, alle due estremità, aveva due cherubini d’oro con le ali spiegate.

Per quanto riguarda la funzione dell’arca, alcuni passi biblici, soprattutto nei libri di Samuele, la considerano come il simbolo della nazione, a cui si faceva ricorso nei momenti più critici, perché su di essa, come su di un trono, Jhwh aveva fissato la sua presenza, invisibile ma estremamente efficace. Altri testi, invece, la presentano come un reliquiario, in cui si conservavano le tavole della Legge. Queste due concezioni non sono inconciliabili fra loro perché nell’antico Vicino Oriente c’era usanza di depositare i testi dei trattati nel tempio principale, ai piedi dell’immagine della divinità che così ne diventava garante.

La Tenda era circondata da una recinzione fatta di tende grezze per circa 50 m in lunghezza e 25 m in larghezza, dove i sacerdoti preparavano i sacrifici. Di fronte alla Tenda era situata una grande conca di rame per le abluzioni rituali dei sacerdoti e l’altare sul quale venivano bruciati i sacrifici (capri, buoi, agnelli e altri animali). La Tenda e tutte le sue strutture erano costruite in modo da poter essere facilmente smontate e trasportate. La tenda del convegno e i suoi rituali sono descritti in dettaglio in Es 25-40.

(24. segue)

Gastone Boscolo