Unità pastorale dell’Isola di Ca’ Venier

Benvenuto, nuovo pastore!

Don Stefano Doria: presentato dal vescovo alle comunità di Boccasette e Pila

don-stefano-ingresso-2020
Facebooktwitterpinterestmail

La festa del patrono di Boccasette, S Giacomo, è stata testimone quest’anno di un evento importante, quello dell’entrata del nuovo parroco. Nella località, una delle quattro frazioni che compongono l’Isola di Ca’ Venier, presente il vescovo Adriano Tessarollo e il sindaco di Porto Tolle Roberto Pizzoli, don Stefano Doria ha preso possesso, dopo il trasferimento di don Michele Mariotto a Sottomarina, dell’Unità pastorale. “E’ per me motivo di gioia, ha esordito così don Stefano nel suo saluto ai fedeli presenti in molti nella rinnovata chiesa di Boccasette, vivere per la prima volta con voi questa festa di S. Giacomo in cui inizio ufficialmente il mio ministero tra voi. Sono innanzitutto grato al Signore della storia che guida e conduce sempre il nostro cammino e ci prende per mano senza mai abbandonarci, anche quando noi vorremmo allentare la presa della sua mano per percorrere altre strade. E così il Signore ha voluto che le nostre strade si incontrassero ai bordi del Grande Fiume che, con i suoi movimenti e insenature, rende affascinanti e suggestivi i nostri paesaggi. Grazie a lei mons. Adriano, per la sua paterna presenza. Come suo sacerdote e vicario, cercherò di far sì che si mantenga viva e cresca sempre più la comunione di questa Unità pastorale e del Vicariato di Ca’ Venier con tutta la chiesa diocesana di Chioggia”. E’ poi proseguita la celebrazione della Messa col vescovo che aveva come concelebranti don Yacopo Tugnolo e padre Giancarlo della Comunità missionaria di Villaregia, che con suor Clara collabora nell’Unità pastorale. In chiesa anche il coro parrocchiale, mentre le preghiere dei fedeli sono state lette da Angelo, Simona e Roberta. Nell’ufficializzare la nomina, il vescovo Adriano si è soffermato sulla figura del parroco che presiede la comunità con sapienza e grazia, annuncia la parola di Dio, dona l’eucaristia. E sulla festa patronale mons. Adriano ha ricordato come Giacomo è stato uno dei tre apostoli più vicini a Gesù nelle molte circostanze della sua vita terrena; a Don Stefano ha augurato che possa svolgere nel migliore dei modi il suo lavoro in mezzo ai fedeli di questa terra così bella e affascinante pur con le sue problematiche. Non sono mancati nel contesto della festa alcuni cenni sui problemi che l’Isola attualmente registra: la strada di collegamento con Ca Zuliani, la chiusura da due anni della biblioteca civica, il ponte in chiatte che non si apre sul Po di Maistra, la bella realtà della spiaggia. Non è mancato un cenno sulle grandi questioni della pesca che vive oggi un momento molto delicato. Un sincero augurio con un applauso è stato indirizzato a don Michele Mariotto per il lavoro a Sottomarina nelle parrocchie di S. Martino e B. Vergine di Lourdes. Don Stefano Doria per 6 anni ha vissuto in Africa come missionario, ha quindi svolto vari incarichi in diocesi; è stato parroco a Ca’ Bianca e due anni fa parroco moderatore nell’Unità pastorale di Ca’ Tiepolo; è anche direttore dell’Ufficio liturgico diocesano. Il sindaco Pizzoli nel suo intervento ha definito il vescovo Adriano “amico del territorio”, a don Stefano ha augurato che la sua missione qui nell’Isola di Ca’ Venier dia buoni frutti superando le difficoltà con la voglia di fare che ha: “e noi – ha assicurato – gli saremo vicini, le porte del Comune sono sempre aperte”. Poi la foto di gruppo, mentre il Comitato fiera ha risposto presente con un buffet molto simile a un “apericena” tanti erano gli alimenti distribuiti nei gazebo, dal riso freddo al dolce, e frutta, dall’acqua a del buon vino per tutti i presenti; ed erano in tanti. Lunedì 27 luglio, sempre a Boccasette, don Stefano Doria, 53 anni, ha ricordato il suo 23° anniversario di ordinazione sacerdotale con una messa celebrata alle ore 18: “Rendo grazie con voi al Signore per questo grande dono”, sottolineato.  E’ seguito poi un breve momento di adorazione eucaristica.

Anche nella chiesa di S. Carlo Borromeo, gremita di fedeli, si è svolta la presentazione alla comunità della frazione dei pescatori di Pila, da parte del vescovo, del nuovo parroco dell’Unità pastorale dell’Isola di Ca’ Venier di cui Pila fa parte. In altra occasione il nuovo sacerdote sarà presentato pure a Ca’ Zuliani. L’ingresso è avvenuto, domenica 26 luglio, in occasione della festa dei SS. Gioachino e Anna, mentre a Ca’ Venier prenderà possesso del suo incarico in occasione della Festa dell’Assunta programmata per il 15 di agosto. Presente anche qui per l’occasione il sindaco Pizzoli con l’assessore al turismo Raffaele Crepaldi; in chiesa anche una folta rappresentanza dell’Associazione di volontariato Anteas-Cisl di Porto Tolle guidata dal presidente Alessandro Bertaglia e dal fiduciario della Fnp-Cisl Silvano Vanzelli. Pure presente il coro parrocchiale e le preghiere sono state lette dalle signore Marinella, Nadia e Orestina. Don Stefano si è presentato ai fedeli ringraziando il vescovo che ha voluto essere presente anche per questa occasione. “Chiedo l’aiuto e la forza dello Spirito di Dio – ha poi continuato – perché io possa essere sempre più un sacerdote secondo il Suo Cuore e possa aiutarvi a puntare sempre lo sguardo verso il Signore e a tenere stretta la presa della sua mano paterna e materna per continuare a costruire con Lui la nostra storia di popolo di Dio in cammino”. Il vescovo, dal canto suo, ha ribadito: “Affido a don Stefano la guida di questo popolo di Dio”, commentando di seguito la Parola di Dio proclamata: “Il Vangelo di Matteo di questa domenica comprende tre parabole: quella del tesoro nascosto, quella della perla preziosa e quella della rete gettata in mare come succede a Pila. Significato? Credere nelle opportunità che capitano. E infatti la fede che dobbiamo avere è convinzione di credere in Dio, ascoltare il cuore dove ti guida sperando nella sua grazia. Oggi poi commemoriamo anche Gioacchino e Anna che sono i nonni di Gesù ricordando quanto fanno, i nonni, in questi momenti così tristi per tutti noi. Guai se non ci fossero! Con queste parole vi auguro, cari fedeli, una vita piena nel Signore, un tempo di cammino di grazia con il vostro nuovo pastore”.

 Luigino Zanetti