CHIESA DEI FILIPPINI

Ricordo di padre Raimondo nell’anniversario della morte

La celebrazione con il postulatore padre Ermanno Caccia

padre-calcagno
Facebooktwitterpinterestmail

Il 18 luglio 2020, a 56 anni dal pio trapasso del Venerabile Servo di Dio padre Raimondo Calcagno. Nella messa “pro Canonizzazione” di questo mese, sabato scorso sera, il postulatore Padre Ermanno, dopo avere commentato il Vangelo della domenica, Matteo 13,24-43, ricordando la grande capacità di padre Raimondo di “sapere attendere” che la messe maturi prima di raccoglierla, come chiede il Seminatore, si è domandato com’è, invece, la nostra situazione. “Quale compito abbiamo nella nostra vita? – si è chiesto, quindi, il padre postulatore – Far crescere il bene, in noi e nel mondo nel quale viviamo. Solo il giudizio finale di Dio salverà tutto il bene e condannerà tutto il male”. Padre Ermanno ha fatto, quindi, memoria del “doloroso evento” di quel lontano 18 luglio 1964. A neanche un mese dalla festa per i suoi 50 anni di messa, in cui il Venerabile aveva incontrato per l’ultima volta gli ex allievi del Patronato e dell’Oratorio, Padre Raimondo è costretto a letto dalla malattia, che ormai non gli dà tregua da oltre un anno. Sotto le sue finestre in quel lontano afoso sabato di luglio, giocano allegri in Oratorio i suoi scalcinati monelli ai quali dedicò la vita. Con tutta probabilità quel rumoreggiare, che per lui è musica, dà fastidio al confratello che lo assiste. Questi cerca di zittire i ragazzi intenti al gioco, ma egli, pur pieno di sofferenze – racconta don Agostino Bonivento, ferma il confratello dicendo: “lasciateli giocare”. Muore quel giorno, come aveva predetto: il sabato successivo alla festa della Madonna del monte Carmelo. Il 16 luglio, il giovedì precedente alla morte del padre, si celebra, appunto, questa festa liturgica istituita per commemorare l’apparizione della Madonna del monte Carmelo del 16 luglio 1251 all’inglese san Simone Stock, all’epoca priore generale dell’ordine carmelitano. Il monte Carmelo è il monte che sovrasta Haifa in Israele nell’alta Galilea, luogo sacro anche per gli Ebrei, perché nel IX secolo a. C. vi abitò il profeta Elia. Su di esso dal XIII secolo d. C. si insediarono alcuni monaci eremiti da cui si formò l’ordine dei Carmelitani. Lì c’è oggi un santuario mariano molto frequentato dai pellegrini cristiani che visitano la Terra Santa: ricorda l’apparizione della Madonna che consegna al Santo lo scapolare e con esso il cosiddetto “privilegio sabatino”, ossia la promessa della salvezza dall’inferno e la liberazione dalle pene del Purgatorio il sabato seguente alla morte di coloro che lo indossano. Questo messaggio mariano sarà parte integrante di quello di Fatima, unitamente al Rosario ed alla devozione al Cuore Immacolato di Maria. Padre Raimondo, grande devoto di Maria, muore proprio il sabato successivo a questa festa della Madonna, come preannunciato.

R.D.